Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1005
CNMD/0000249960   Roddewig/302   Boschi Rotiroti/146   CCD/345   Bertelli 2011/34
Manoscritto membranaceo, guardie membranacee; sec. XIV, 2° quarto, data desumibile; Padova o Bologna; cc. II + 187 + II; Cartulazione meccanica, in cifre arabiche nel margine superiore esterno del recto. Bianche le cc. 102-104.
Dimensioni: mm 380 x 250 (c.). Taglia: 630 (medio-piccola). Proporzione: 0.66.
Fascicolazione: 1-10/10, 2 cc. (Inf.); 2 cc., 12-19/10, 3 cc. (Purg.). Cesura di fascicolo tra le cantiche. Fascicolo prevalente: 5 bifogli (quinione).
Righe: rr. 42 / ll. 41 (Commedia); rr. 71 / ll. 70 (commento). Tecnica di rigatura: a secco. Specchio rigato: 50 [211] 119 × 70 [5/80] 95 (testo); 21 [299] 60 × 25 [77 (22) 4/77] 45 (commento).
Disposizione del testo: Monocolonnare con commento a cornice irregolare. Alle cc. 20v-22r bicolonnare (commento).
Richiami: Richiami attorno ai quali corre un motivo decorativo astratto.
Legatura: Assi in legno. Coperta in pelle. Legatura otto-novecentesca in mezza pelle marrone; dorso a cinque nervature rilevate.
Tipologia grafica: Mano 1 (Galvano da Bologna): littera textualis (Commedia, cc. 1r-187r; commento, cc. 24r-187r); Mano 2: littera textualis (commento, cc. 1r-23r).
Storia del manoscritto: Il codice è stato confezionato con il Braidense AG XII 2, che contiene l'ultima cantica. Inizialmente le tre cantiche viaggiavano separate, e le due Riccardiane sono state riunite prima dell'inizio del XVIII secolo. Timbri moderno rosso e antico nero della biblioteca. Una mano forse cinquecentesca riporta il contenuto del codice («Prima e seconda Cantica di Dante col Comento di Jacomo di Zone del Fra Filippo della Lana di Bologna») in inchiostro scuro a c. IIr. Una mano quattro-cinquecentesca annota «Fram(m)ento di Dante» al margine superiore di c. 1r. Sporadici interventi di lettura e integrazioni del commento di diverse mani; didascalie per alcune illustrazioni di mano di poco successiva al margine superiore delle cc. 5v, 8r, 16r, 22v, 42v, 45r, 48v, 52r, 55r, 58r, 62v. .
Osservazioni:
Mano 1 (Galvano da Bologna): inchiostro bruno, progetto originario; Mano 2: inchiostro bruno, progetto originario. Una mano in inchiostro scuro corregge il testo sulla base di interventi marginali erasi.
Descrizione interna
cc. 1r-101v
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Inferno. ( ).
Nomi presenti nel titolo: Dante; Jacopo di Zone del Fra Filippo dalla Lana di Bologna.
Incipit (Intitolazione): Nel raço del camin de nostra vita (c. 1r).
Explicit (Finit): Verso di noi pero dinanci mira (c. 101v).
Note al testo: acefalo e mutilo.
 
cc. 105r-187r
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Purgatorio. ( ).
Incipit (Intitolazione): Per correr miglior aqua alçai le vele (c. 105r).
Explicit (Finit): Puro e disposto a sallir alle stelle / Or sum for del borgatorio deo gracia (c. 187r).
 
cc. 1r-187r
Altri nomi: Della_Lana, Iacopo <ca. 1290-ca. 1365>, commentatore.
Titolo identificato: Commento alla Comemdia. ( ).
Incipit (Intitolazione): Ma per trattar del bem chio vi trovai. qui tocha over mostra commo (c. 1r).
Explicit (Finit): Dall’eterno sole che regna e vive per infiniti seculli (c. 187r).
 
Rubriche: volgari e latine (brevi).
Intitolazione
c. 1r
Inferno
capitulo primo de l'Inferno.
c. 105r
Purgatorio
Incipit p(ri)mus cap(itulus) Purgatorii.
Decorazione
Progetto decorativo unitario. Progetto completo.
Descrizione generale: iniziali foliate e istoriate a inizio di ogni canto e, di modulo minore, a inizio di ogni esposizione del commento; iniziali filigranate per le partizioni interne del commento, in particolare nel luogo immediatamente successivo alla chiosa proemiale («distinctione»), quando cioè il commentatore, per la seconda volta, riprende l'incipit e inizia a glossare («expositione vera»); iniziali di terzina semplici con pieds-de-mouche rossi e blu alternati.
A c. 51v manca l'iniziale istoriata di commento, che si ritrova al recto della carta successiva nel luogo originariamente riservato a un'iniziale filigranata.
Iniziali ornamentali: ornate foliate, filigranate. Le iniziali foliate e istoriate (67 per l'Inferno e 66 per il Purgatorio) prevedono una decorazione ricavata da elementi vegetali che costituiscono il corpo della lettera, all'interno del quale si sviluppa l'immagine istoriata; le iniziali di canto occupano dalle 4 alle 6 righe di testo e si estendono variamente nei margini; quelle di commento occupano 4 righe di commento e si estendono ugualmente nei margini. Le iniziali filigranate sono composte alternativamente da corpo blu e filamenti rossi e da corpo rosso e filamenti viola; occupano 2 righe di commento, con brevissimo prolungamento dei filamenti.
Attribuzione: Illustratore: Illustratore (attribuito). La decorazione delle due cantiche è stata attribuita al cosiddetto "Illustratore", artista di primario prestigio nella miniatura bolognese. Tra i nomi chiamati in causa per la realizzazione dell'apparato illustrativo, e quindi per l'identificazione dell' "Illustratore", c'è anche quello di Tommaso, figlio del Maestro Galvano di Bologna che sottoscrive la terza cantica, nonché seconda parte del progetto codicologico (il codice AG XI 2 della Biblioteca Braidense di Milano). Origine: Bologna o Padova. Datazione: sec. XIV 2° quarto - XIV metà.
Istruzioni al miniatore: presenti. Alcune delle immagini sono state corredate da istruzioni indirizzate al miniatore, ora difficilmente visibili poiché sottoposte a un processo di rasura (ad esempio alle cc. 8r, 28v, 42v e 177v).
c. 1r
Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Iniziale di cantica (Inferno), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante, seduto nella selva, ascolta Virgilio e scrive, con un diavolo sullo sfondo.
Macrosoggetto: Dante nella selva / Dante autore / Apparizione di Virgilio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / colloquio tra Dante e Virgilio / incontro tra Dante e Virgilio / demone / diavolo / Dante seduto nella selva / selva / buio / albero / scrivere / tunica rossa / tunica verde / rotolo.
Rapporto testo-immagine: Inferno I.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
Rapporti con la tradizione dantesca: Per l'iniziale della prima cantica, se frequente è la rappresentazione di Dante scrivente (come in Chantilly, BdC, Ms 597, Firenze, BML, Plut.40.13, Firenze, BNCF, Pal. 313, Firenze, BNCF, Pal. 319, Napoli, BOG, CF. 2.16, New York, ML, MS M.289, Paris, BnF, Italien 70, Paris, BnF, Italien 74), egli è quasi sempre raffigurato allo scrittoio, in un ambiente interno. Peculiare è la raffigurazione dello scrivente nella selva (presente anche in Città del Vaticano, BAV, Vat.Lat.4776).
Note: Inedita la rappresentazione del supporto scrittorio, raffigurato qui come un rotolo. Insolita, inoltre, la presenza di Virgilio che sembra essere rappresentato mentre indica (e detta) allo scrivente la via da percorrere, con alle spalle una creatura dalle sembianze demoniache che sfonda il limite della lettera, abbracciandola. A fare da sfondo sono un grande elemento vegetale, che fuoriesce dal corpo della lettera, e l'oscurità del cielo, che per sineddoche rappresentano la selva. L'iniziale, dunque, non rappresenta letteralmente il contenuto del canto; piuttosto farebbe riferimento genericamente al contesto infernale e, in particolare, alla situazione narrativa del primo canto.
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c. 3r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, II), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante davanti a un diavolo.
Macrosoggetto: Dante nella selva.
Parole chiave: Dante / Dante spaventato / diavolo / selva / albero / stelle / buio / forcone / ali di pipistrello / tunica verde / ali.
Rapporto testo-immagine: Inferno II.
Glossa: «q(ui) mostra da(n)te che com(en)ço ad a(n)dare a linferno e che i era sera che si co(m)me doppo la sira ve(n) la grande oscuritade de la notte cosi chi va o lassase correre i(n) vita vicioxa si va i(n) tenebre».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
Note: Non vi è rapporto letterale tra testo della Commedia e immagine: Dante è rappresentato di profilo affianco ad una figura demoniaca con tipici attributi diabolici di ali, forcone e corna. A fare da sfondo è la selva oscura, rappresentata per sineddoche dal contesto notturno e da un elemento vegetale. L'iniziale indicherebbe dunque la situazione infernale e sembrerebbe più legata al commento che al testo.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante davanti a un diavolo.
Macrosoggetto: Dante nella selva.
Parole chiave: Dante / Dante spaventato / diavolo / selva / albero / stelle / buio / forcone / ali di pipistrello / tunica verde / ali.
Rapporto testo-immagine: Inferno II.
Glossa: «q(ui) mostra da(n)te che com(en)ço ad a(n)dare a linferno e che i era sera che si co(m)me doppo la sira ve(n) la grande oscuritade de la notte cosi chi va o lassase correre i(n) vita vicioxa si va i(n) tenebre».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
Note: L'iniziale riproduce fedelmente quella di testo (vd. supra).
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c. 5v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, III), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Caronte.
Macrosoggetto: Approdo di Caronte.
Parole chiave: Caronte / Vecchiaia / barba / parlare.
Rapporto testo-immagine: Inferno III 82-93.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Acheronte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Tipica la rappresentazione della vecchiaia di Caronte, in linea con la presentazione dantesca del personaggio, come anche in Chantilly, BdC, Ms 597 (c. 50r), Napoli, BOG, CF. 2.16 (c. 7v) e London, BL, Yates Thompson 36 (c. 6r); più rara, invece, la raffigurazione isolata di Caronte.
Note: La rappresentazione di Caronte risponde perfettamente all'introduzione dantesca del personaggio, di cui sottolinea da subito la vecchiaia. Caronte pare qui dialogare e argomentare, motivo per cui si associano alla raffigurazione, oltre alla presentazione dantesca, anche le prime battute che muove a Dante.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Caronte.
Macrosoggetto: Approdo di Caronte.
Parole chiave: Caronte / Vecchiaia / barba / parlare.
Rapporto testo-immagine: Inferno I 82-93.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Acheronte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Tipica la rappresentazione della vecchiaia di Caronte, in linea con la presentazione dantesca del personaggio, come anche in Chantilly, BdC, Ms 597 (c. 50r), Napoli, BOG, CF. 2.16 (c. 7v)  e London, BL, Yates Thompson 36 (c. 6r); più rara, invece, la raffigurazione isolata di Caronte.
Note: L'iniziale riproduce fedelmente quella di testo (vd. supra). Come sottolinea Lucia Battaglia Ricci (L. Battaglia Ricci, L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, in Iacomo della Lana, Commento alla 'Commedia', a c. di M. Volpi, con la collaborazione di A. Terzi, 4 tt., Roma, Salerno Editrice, 2009, IV, p. 2739) l'indice indica il testo in funzione segnaletico-strutturale, come d'uso nella tradizione libraria d'ambito giuridico.
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c. 7v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), R, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Infante con le mani in preghiera.
Macrosoggetto: Limbo degli innocenti.
Parole chiave: Limbo / anime senza battesimo / bambini / buio / pregare / tenebre / nudità.
Rapporto testo-immagine: Inferno IV 25-42.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cerchio - Limbo.
Rapporti con la tradizione dantesca: Tipica la rappresentazione degli infanti come exempla delle anime non battezzate (presente anche in Hamburg (Altona), BC, N. 2 Aa. 5./7, Oxford, BodL, MS Holkham misc. 48 e in Chantilly, BdC, Ms 597). Inedita la raffigurazione di un singolo bambino con le mani giunte, in segno di preghiera.
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c. 8r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, IV), R, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Virgilio spiega a Dante cosa sia il fuoco che vedono.
Macrosoggetto: "Spiriti magni".
Parole chiave: Dante / Virgilio / colloquio tra Dante e Virgilio / fuoco / Limbo / tenebre / guardare in alto / indicare / tunica verde / tunica rossa.
Rapporto testo-immagine: Inferno IV 67-78.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cerchio - Limbo.
Note: Dante e Virgilio sono qui raffigurati senza copricapo, mentre dialogano sul «foco / ch'emisperio di tenebre vincía» (vv. 68-69), rappresentato qui letteralmente. Al v. 103 il fuoco viene poi identificato con una «lumera», come sembra essere visualizzato nell'iniziale.
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c. 11r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, V), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un giudice valuta le colpe di un condannato.
Macrosoggetto: Davanti a Minosse.
Parole chiave: Minosse / giudice infernale / giudizio / cattedra / anime dannate / sacca / penna.
Rapporto testo-immagine: Inferno V 4-15.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II cerchio - Lussuriosi.
Rapporti con la tradizione dantesca: Minosse è rappresentato con sembianze umane e in abito da giudice anche in Chantilly, BdC, Ms 597.
Rapporti extra-danteschi: La posa di profilo verso destra potrebbe ricordare, come nella Commedia Estense (Modena, BU, ALFA.R.4.8 (Ital.474) c. 7r), «le rappresentazioni di un maestro di diritto intento a tenere una lectio ai suoi studenti [...] oppure le tante immagini di Giustiniano, o un altro garante della legge, che nei codici giuridici bolognesi introducono le diverse cause» (Chiara Ponchia, Frammenti dell'aldilà. Miniature trecentesche della Divina Commedia, Padova, Il Poligrafo, 2015, p. 104). Come inoltre sottolinea Lucia Battaglia Ricci, «si tratta di immagini estratte dalla tradizione iconografica giuridica, dove sono utilizzate per illustrare la trattazione De iure fisci, a rappresentare “il doveroso pagamento delle tasse”. Per trasposizione metaforica le due miniature [quella di testo e di commento] indicano che “qui” – davanti a Minosse – i dannati sono chiamati a pagare per i loro peccati» (L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2740).
Note: La scena illustrata riecheggia il ruolo di giudice di Minosse, a cui si sottopongono le anime dannate. Diversamente dal testo, Minosse è rappresentato con sembianze umane e in abiti di giudice. Inediti gli strumenti utili per l'espletamento delle sue funzioni: una penna e un cartiglio, su cui verosimilmente scrive il numero di cerchi da oltrepassare per la collocazione finale del dannato in questione (o potrebbe anche solo segnare i denari ricevuti/da ricevere). Anche la rappresentazione dell'anima dannata è inedita: vestita con una tunica verde, porta in una mano una sacca, elemento iconografico ricorrente nel codice per indicare il peccato.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un giudice nell'atto di scrivere davanti a un condannato.
Macrosoggetto: Davanti a Minosse.
Parole chiave: Minosse / giudice infernale / giudizio / penna / rotolo / anime dannate.
Rapporto testo-immagine: Inferno V 4-15.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II cerchio - Lussuriosi.
Rapporti con la tradizione dantesca: Minosse è rappresentato con sembianze umane, e in abito da giudice, anche in Chantilly, BdC, Ms 597.
Rapporti extra-danteschi: vd. supra.
Note: L'iniziale si configura come una variatio di quella di testo: Minosse è sempre rappresentato con sembianze umane, nell'atto di esercitare il suo ruolo di giudice di fronte ad un'anima dannata. Ma qui cambia il supporto scrittorio: non più un cartiglio, bensì un rotolo, la cui funzione si può solo immaginare (vi può forse annotare i peccati dei dannati da giudicare, o magari le relative punizioni e quindi la loro collocazione infernale). Manca inoltre la cattedra e cambia la posizione del dannato, che qui non reca con sé alcuna sacca.
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c. 14r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, VI), A, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante assiste ad un supplizio infernale.
Macrosoggetto: Davanti a Cerbero.
Parole chiave: Dante / Cerbero / anime dannate / uncino / sangue / demone infernale / coprire gli occhi / tunica verde / diavolo / goloso.
Rapporto testo-immagine: Inferno VI 13-21.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III cerchio - Golosi.
Note: La rappresentazione di Cerbero non risponde precisamente alla descrizione dantesca: non pare presentare tre teste, ha sembianze mostruose ma non canine e infligge la pena con un uncino; viene quindi associato a sembianze demoniache generiche, come spesso nel codice per i punitori. Dante, invece, assiste seduto alla scena della tortura.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), A, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante e un'anima squartata.
Macrosoggetto: Supplizio dei golosi.
Parole chiave: Dante / Ciacco / sangue / anime dannate / tunica verde / testa in giu / nudità / dialogo / goloso.
Rapporto testo-immagine: Inferno VI.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III cerchio - Golosi.
Note: L'iniziale di commento rappresenta Dante, che portando la mano alla guancia mostra il suo scoramento, affiancato da un'anima dannata. Si tratta del supplizio dei golosi, dato che l'anima è squartata, ma la raffigurazione devia dal testo presentando il dannato a testa in giù, legato ai piedi avvolti da cinghie. Non è ben chiaro il sesso del dannato, che potrebbe eventualmente identificarsi in Ciacco, essendo l'unico personaggio a dialogare con Dante nel testo. In questo caso si tratterebbe di un hapax iconografico.
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c. 15v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Prodigo tiene in mano una sacca di denari.
Macrosoggetto: Avari e prodighi.
Parole chiave: anime dannate / sacca / denaro / avarizia / Avaro / avari / prodighi / Prodigo.
Rapporto testo-immagine: Inferno VII 16-66.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IV cerchio - Avari e prodighi.
Note: L'iniziale di commento varia da quella di testo: ad essere rappresentata è un'anima dannata, un prodigo, che tiene nella mano sinistra una sacca, identificativa in questo codice del peccato, verso cui rivolge lo sguardo. L'identificazione del dannato con un prodigo è ipotizzabile per via dei «crin mozzi»; il braccio scheletrico che fuoriesce dal perimetro dell'iniziale potrebbe essere giustificabile per via di un dato testuale (vv. 56-57): «questi resurgeranno del sepulcro / col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi». Il risorgere dal sepolcro potrebbe aver stimolato la rappresentazione scheletrica del dannato.
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c. 16r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, VII), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un'avara stringe a sé una sacca colma.
Macrosoggetto: Avari e prodighi.
Parole chiave: anime dannate / avari / avarizia / Avaro / prodighi / Prodigo / sacca / denaro / guardare in alto.
Rapporto testo-immagine: Inferno VII 16-66.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IV cerchio - Avari e prodighi.
Note: L'iniziale rappresenta un'anima dannata, un avaro, che reca nella mano sinistra una sacca, elemento identificativo nel codice del peccato. L'identificazione del dannato con un avaro è ipotizzabile per via del «pugno chiuso» (v. 57). A differenza dell'iniziale di commento, qui il dannato rivolge lo sguardo verso l'alto, a sottolineare, insieme alla posa del braccio destro, lo stato di angoscia e disperazione.
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c. 18r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, VIII), I, ornata istoriata; l'immagine è sviluppata a svantaggio dell'iniziale («I»), qui non riconoscibile.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Avvicinamento di Flegiàs, che con un forcone punisce i dannati.
Macrosoggetto: Flegiàs.
Parole chiave: Flegiàs / palude Stigia / anime dannate / forcone / remo / barca / diavolo / fango.
Rapporto testo-immagine: Inferno VIII 13-18.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cerchio - Iracondi e Accidiosi.
Note: L'immagine rappresenta l'avvicinamento di Flegiàs: il traghettatore è raffigurato, come di consueto, con tipici attributi demoniaci; meno comune è la presenza, nella mano destra, di un forcone con cui punisce le anime dannate mentre rema con la mano sinistra. L'anima dannata in primo piano, inoltre, sembra rimarcare le parole del v. 50: «che qui staranno come porci in brago».
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), I, ornata istoriata; l'immagine, come in quella di testo, è sviluppata a svantaggio dell'iniziale («I»), qui non riconoscibile. A sinistra dell'immagine si legge «q(ui) vol / spatio», probabilmente un'indicazione del/al copista finalizzata alla conservazione di spazio per l'inserimento dell'iniziale.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Avvicinamento di Flegiàs, che con una mano afferra un dannato.
Macrosoggetto: Flegiàs.
Parole chiave: Flegiàs / palude Stigia / anime dannate / forcone / barca / diavolo / fango.
Rapporto testo-immagine: Inferno VIII 13-18.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cerchio - Iracondi e Accidiosi.
Note: L'immagine rappresenta una variatio di quella di testo: Flegiàs è raffigurato, come di consueto, con tipici attributi demoniaci (meno comune è la presenza di un forcone) mentre tira a sé un'anima. Anche qui, come nell'iniziale di testo, il dannato in primo piano sembre rimarcare le parole del v. 50: «che qui staranno come porci in brago».
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c. 22v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, IX), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dialogo tra Dante e Virgilio.
Macrosoggetto: Davanti alla città di Dite.
Parole chiave: Dante / Virgilio / colloquio tra Dante e Virgilio / pallore / nebbia / puzza / paura / tunica rossa / tunica verde / parlare.
Rapporto testo-immagine: Inferno IX 1-33.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cerchio - Iracondi e Accidiosi.
Note: L'iniziale rappresenta il colloquio tra Dante e Virgilio in procinto di entrare nella città di Dite. Caratteristico è il pallore di Dante, spaventanto, come mostra anche la posa, dall'esitazione di Virgilio nel parlare (vv. 7-8), che qui sarebbe rappresentata dall'espressione preoccupata di Virgilio. Il miniatore tenta anche la rappresentazione della nebbia, o più probabilmente del cattivo odore della palude Stigia, tramite tratti bruni orizzontali tra i due personaggi.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dialogo tra Dante e Virgilio.
Macrosoggetto: Davanti alla città di Dite.
Parole chiave: Dante / Virgilio / colloquio tra Dante e Virgilio / pallore / paura / nebbia / puzza / tunica rossa / tunica verde / parlare.
Rapporto testo-immagine: Inferno IX 1-33.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cerchio - Iracondi e Accidiosi.
Note: L'iniziale ripropone quella di testo; rappresenta il colloquio tra Dante e Virgilio in procinto di entrare nella città di Dite (vd. supra). Uniche differenze rispetto all'iniziale di testo sono l'espressione di Virgilio, qui più rilassata, e la posa della mano, indicante verso l'alto. Queste differenze potrebbero suggerire un momento successivo del colloquio rispetto a quello rappresentato nell'iniziale di testo, probabilmente l'attimo in cui Virgilio svela a Dante il prossimo arrivo di un messo celeste, o quello in cui lo rassicura sottolineandogli di conoscere bene il cammino da percorrere.
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c. 24v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Proserpina.
Parole chiave: Proserpina / donna / regina / fiori / prato / copricapo [coroncina].
Rapporto testo-immagine: Inferno X 80-80.
Glossa: «el recita li poeti che pros(er)pina figlola de gereta dea delle blave si ando una volta in cicilia in uno p(ra)do e coglendo fiori si fu tolta e ratta da plutone chera deo del inferno e fue portata la çuxo».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI cerchio - Eretici e Epicurei.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita la rappresentazione de «la faccia de la donna che qui regge» (v. 80), Proserpina, soggetto iconografico insolito per il presente canto.
Note: L'iniziale, una variatio di quella di testo, raffigura Proserpina, a cui allude Farinata nella profezia dell'esilio dantesco (v. 80). L'immagine, però, pare trarre spunto dal commento di Iacopo della Lana, in cui si legge la storia di Proserpina e del rapimento della giovane da un prato fiorito, che fa da sfondo nell'iniziale. Non altrimenti si giustificherebbe l'ambientazione della raffigurazione. Proserpina indossa un tipico copricapo (coroncina o diadema) identificativo, in questo codice, del sesso femminile.
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Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, X), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Proserpina.
Parole chiave: Proserpina / donna / regina / fiori / specchio / prato / copricapo [coroncina].
Rapporto testo-immagine: Inferno X 80-80.
Glossa: «el recita li poeti che pros(er)pina figlola de gereta dea delle blave si ando una volta in cicilia in uno p(ra)do e coglendo fiori si fu tolta e ratta da plutone chera deo del inferno e fue portata la çuxo».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI cerchio - Eretici e Epicurei.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita la rappresentazione de «la faccia de la donna che qui regge» (v. 80), Proserpina, soggetto iconografico insolito per il presente canto.
Note: L'iniziale è variatio di quella di testo (vd. supra).
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c. 28v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XI), I, ornata istoriata; l'immagine è sviluppata a svantaggio dell'iniziale (ancora una volta una «I»), qui non riconoscibile.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Violenti nel burrato puniti da demoni.
Parole chiave: burrato / anime dannate / demoni / diavoli / uncino / forcone / sangue / fuoco / fiamme / rocce / sassi / violenti.
Rapporto testo-immagine: Inferno XI 1-21.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Città di Dite - burrato.
Rapporti con la tradizione dantesca: Ricorre spesso nell'iconografia dell'XI canto dell'Inferno la rappresentazione del burrato, circondato da rocce, all'interno del quale si intravedono i dannati.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), I, ornata istoriata; l'immagine è sviluppata a svantaggio dell'iniziale (ancora una volta una «I»), qui non riconoscibile.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Anima dannata punita da un diavolo.
Parole chiave: anime dannate / diavolo / ali di pipistrello / uncino / sangue / Pianta / nudità / anima legata / acqua / ghiaccio.
Rapporto testo-immagine: Inferno XI.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII cerchio - Violenti.
Note: Non c'è correlazione tra testo e immagine: l'iniziale rappresenta una punizione inflitta ad un dannato incatenato da un diavolo, e farebbe quindi riferimento al contesto infernale, riconnettendosi più al generico immaginario diabolico che a quello dantesco.
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c. 31v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XII), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo uccide la sua vittima pugnalandola alla testa.
Parole chiave: omicidio / violenti contro il prossimo / pugnale / sangue / scudo / cadavere / violenti / tiranni.
Rapporto testo-immagine: Inferno XII.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: I girone - Violenti contro il prossimo.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'iniziale raffigura la colpa dei violenti contro il prossimo, la cui punizione è descritta nel canto. La rappresentazione di un omicida, plausibilmente un potente (considerato il vestiario) nell'atto dell'uccisione, stabilisce un rapporto con l'iniziale al commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Violento contro il prossimo immerso nel sangue bollente.
Macrosoggetto: Centauri e Flegetonte.
Parole chiave: Flegetonte / sangue / anime dannate / fuoco / pentolone / violenti / violenti contro il prossimo / calderone.
Rapporto testo-immagine: Inferno XII 100-105.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I girone - Violenti contro il prossimo.
Rapporti extra-danteschi: L'immagine del calderone sulle fiamme si rifà alla tradizione iconografica dell'inferno.
Note: L'iniziale rappresenta un violento contro il prossimo immerso nel sangue bollente, racchiuso in un pentolone che arde sul fuoco. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 35v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XIII), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un suicida si pugnala alla gola.
Macrosoggetto: Selva dei suicidi.
Parole chiave: selva dei suicidi / suicidi / sangue / pugnale / violenti contro se stessi / violenti / selva dei suicidi / gola.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIII.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: II girone - Violenti contro se stessi.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'iniziale raffigura la colpa dei violenti contro sé stessi, la cui punizione è descritta nel canto in questione. In particolare, è rappresentato un suicida nell'atto dell'uccisione. L'iniziale stabilisce un rapporto con l'iniziale di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Suicida tramutato in cespuglio.
Macrosoggetto: Selva dei suicidi.
Parole chiave: selva dei suicidi / suicidi / cespugli / violenti / violenti contro se stessi / albero.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIII 1-45.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II girone - Violenti contro se stessi.
Note: L'iniziale rappresenta la pena imposta ai violenti contro se stessi: in particolare, ad essere raffigurato, è il momento di trasformazione dell'anima del dannato in cespuglio; non c'è, infatti, netta distinzione tra i contorni della sagoma umana e quelli delle diramazioni vegetali. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 38v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Usurai sotto la pioggia infuocata.
Macrosoggetto: Arrivo al sabbione infuocato.
Parole chiave: pioggia infuocata / pioggia / sabbione infuocato / anime dannate / fuoco / violenti contro Dio / violenti / dolore.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIV 19-42.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Note: Ancora una volta, l'iniziale di commento rappresenta la pena inflitta, in questo caso ai violenti contro Dio, tessendo una relazione con l'iniziale di testo e creando un rapporto dialettico tra colpa e pena. Stando al testo dantesco, le due anime dannate qui raffigurate dovrebbero essere usurai, essendo seduti e quindi nella postura professionale (Cfr. Dante Alighieri, CommediaInferno, a cura di Giorgio Inglese, Roma, Carocci Editore, p. 185).
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c. 39r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XIV), P, ornata istoriata; l'iniziale è più grande del solito.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Capaneo.
Parole chiave: Capaneo / Dio / lancia / spada / elmo / assedio / bestemmia / bestemmiatori / violenti contro Dio / guardare in alto / aureola crucisegnata.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIV 67-72.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Diffusa è la rappresentazione di Capaneo tra i dannati, spesso coronato; inedita, quindi, pare la portata iconografica della presente iniziale, che raffigura il personaggio ancora in vita, durante l'assedio di Tebe, con postura di sfida nei confronti della divinità.
Note: L'iniziale raffigura Capaneo durante l'assedio di Tebe, con postura di sfida verso la divinità, rappresentata in ottica cristiana che emerge dal corpo della lettera. Ancora una volta, quindi, è raffigurata la colpa di un dannato, creando un legame con l'iniziale di commento e quindi una dialettica tra colpa e pena.
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c. 42v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XV), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un peccatore avvinghia una fanciulla.
Parole chiave: violenti contro Dio, natura e arte / sacca / amplesso / copricapo [coroncina] / peccato / possesso / fanciulla.
Rapporto testo-immagine: Inferno XV.
Glossa: «po ess(er) lom(m)o manchevele in lo vicio della luxuria in dui mo(d)i luno fie sel pecca in tal vitio p(er) respetto alla mat(er)ia in chi se fal pecc(at)o come la femena (et) anche p(er) ispetto ala mat(er)ia agente che lui medesmo [...] lo primo mo(do) po avere VIII defere(n)tie [...] la quarta e la V sieno appellate rapto e po ess(er) in dui mo(d)i luno de sforçare la femena che i(n) pod(e)sta del padre sico(m)mo se custode e queste la quarta».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'iniziale rappresenta la colpa di un violento contro natura e trova motivazione solo nel commento, in cui si espongono vari casi in cui la lussuria eccede nella violenza contro natura. Uno dei casi contemplati è l'amplesso con una donna, presumibilmente fanciulla, ancora sotto custodia del padre, di conseguenza non maritata e di tenera età. Nell'iniziale, infatti, la donna (caratterizzata dal copricapo distintivo del sesso femminile, ricorrente nel codice) sembrerebbe possedere i tratti della tenera età. Colui che si macchia del peccato reca nella mano destra una sacca, altro elemeno iconografico ricorrente nel codice per indicare il peccato stesso, mentre la mano sinistra, in segno di possesso e appropriazione, avvinghia il petto della fanciulla. Ancora una volta, l'iniziale di testo crea un legame con quella di commento, generando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Schiera di sodomiti.
Macrosoggetto: Sodomiti.
Parole chiave: anime dannate / violenti contro Dio, natura e arte / sabbione infuocato / nudità / sodomiti / fiamme / fuoco.
Rapporto testo-immagine: Inferno XV 13-21.
Glossa: «çoe danime che ve(n)iam penando nella fia(m)ma la qual fia(m)ma de fuogo impedia la vista che non possea(n)o ess(er) ben cognoscuti».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Usuale la rappresentazione della schiera di dannati che procede sotto la pioggia infuocata; molto più rara la raffigurazione del solo sabbione dal quale divampano le fiamme.
Note: L'iniziale raffigura una schiera di sodomiti che cammina tra alte fiamme. La presenza di fiamme e non della pioggia infuocata potrebbe essere giustificata dall'inventiva del miniatore, ma anche dal commento, in cui si dice chiaramente che la schiera di dannati cammina tra le fiamme.
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c. 45v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XVI), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante davanti alla cascata dell'Acquacheta.
Parole chiave: Dante / Acquacheta / cascata / Montone / tunica rossa / acqua.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVI 94-102.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita la rappresentazione della cascata generata dal fiume Acquacheta.
Note: L'iniziale rappresenta la cascata generata dal fiume Acquacheta, distinguibile dal Flegetonte per il colore dell'acqua. La figura che affianca la cascata nell'iniziale potrebbe essere identificata con Dante, vestito in maniera diversa rispetto alle altre immagini del codice forse in virtù della storia seconda (la similitudine tra il Flegetonte e la cascata), deviazione dal fluire narrativo della Commedia.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), G, ornata istoriata; l'iniziale è gravemente danneggiata, rendendo non visibile buona parte dell'immagine.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante davanti alla cascata dell'Acquacheta.
Parole chiave: Dante / cascata / Acquacheta / acqua / Montone / tunica rossa.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVI 94-102.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita la rappresentazione della cascata generata dal fiume Acquacheta.
Note: L'iniziale rappresenta la cascata generata dal fiume Acquacheta, distinguibile dal Flegetonte per il colore dell'acqua. La figura che affianca la cascata nell'iniziale potrebbe essere identificata con Dante, vestito in maniera diversa rispetto alle altre immagini del codice forse in virtù della storia seconda (la similitudine tra il Flegetonte e la cascata), deviazione dal fluire narrativo della Commedia.
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c. 48v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XVII), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Virgilio sulla groppa di Gerione.
Macrosoggetto: Gerione.
Parole chiave: Virgilio / Gerione / coda / tunica rossa / demone infernale.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVII 79-80.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Insolita la rappresentazione di Gerione privo di volto umano, riscontrabile anche in Venezia, BNM, It. Z. 54 (=4780) (c. 15r); la presenza di Virgilio, solo, in groppa a Gerione è anche nel codice Firenze, BNCF, Conv.Soppr.C.III.1266 (c. 16v).
Note: L'iniziale potrebbe rappresentare l'istante in cui Dante ritorna dalla breve visita agli usurai e vede Virgilio già in groppa a Gerione, il che giustificherebbe la sua assenza nella rappresentazione. Rispetto alla descrizione dantesca, Gerione presenta la «coda aguzza» (v. 1), serpentina (v. 12) più che simile a quella di uno scorpione (vv. 26-27); assenti il volto «d'uom giusto» (v. 10), il dorso, il petto e i fianchi «dipinti [...] di nodi e di rotelle» (v. 15) e i colori vari; non rilevabili le zampe pelose (v. 13).
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Virgilio sulla groppa di Gerione.
Macrosoggetto: Gerione.
Parole chiave: Virgilio / Gerione / coda / tunica rossa / demone infernale.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVII 79-84.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Insolita la rappresentazione di Gerione privo di volto umano, riscontrabile anche in Venezia, BNM, It. Z. 54 (=4780) (c. 15r); la presenza di Virgilio, solo, in groppa a Gerione è anche nel codice Firenze, BNCF, Conv.Soppr.C.III.1266 (c. 16v).
Note: L'iniziale di commento si differenzia da quella di testo per la sola postura di Virgilio, che potrebbe qui rivolgersi a Dante e quindi rappresentare gli istanti immediatamente successivi a quelli raffigurati nell'iniziale di testo, cioè quando Virgilio invita Dante a salire in groppa a Gerione. Di nuovo, rispetto alla descrizione dantesca, Gerione presenta la «coda aguzza» (v. 1), serpentina (v. 12) più che simile a quella di uno scorpione (vv. 26-27); assenti il volto «d'uom giusto» (v. 10), il dorso, il petto e i fianchi «dipinti [...] di nodi e di rotelle» (v. 15) e i colori vari; non rilevabili le zampe pelose (v. 13).
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c. 52r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XVIII), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un ruffiano/seduttore promette doni ad una donna.
Macrosoggetto: Ruffiani e seduttori.
Parole chiave: seduttori / ruffiani / colpa / denaro.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVIII.
Glossa: «e silli sadoverasseno in altro mo(do) serave pec(at)o e porave ess(er) i(n) dui mo(d)i luno p(er) vanagloria sico(m)mo serrave a dire eo faço acreder a q(ue)sti sicommo savio che sono; lo s(ecund)o mo(do) p(er) guadagno caltri faça de tale adulat(on)e (et) inviarli a male fine; e questo s(ecund)o mo(do) si se poe cometere p(er) diversi fini si come adulare a mala fine come p(ro)metando un bene e no os(er)varlo; e quisti sono li rufiani li q(ual)i p(ro)meteno a quelle femene che co(n)duseno a vituperio o avere o merito o vestito (et)c(etera) poi q(ua)n(do) sono caçute i(n) pecato no glate(n)deno mai».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: I bolgia - Ruffiani e seduttori.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: Ancora una volta, l'iniziale rappresenta la colpa dei dannati di questo canto (un seduttore pronto a promettere ricompense alla donna), intessendo una relazione con l'iniziale di commento e quindi creando dialettica tra colpa e pena. L'iniziale parrebbe prendere spunto proprio dal commento, in cui si specifica la colpa degli adulatori verso le donne.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Diavolo che frusta i dannati.
Macrosoggetto: Ruffiani e seduttori.
Parole chiave: diavolo / frusta / frusta a tre code / frustare / anime dannate / sangue / ali di pipistrello / ruffiani / seduttori.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVIII 34-39.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I bolgia - Ruffiani e seduttori.
Note: L'iniziale rappresenta un diavolo che frusta due anime dannate, legate alle caviglie. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 54v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Simoniaco con una sacca di denari.
Macrosoggetto: Simoniaci.
Parole chiave: anime dannate / simoniaci / sacca / guardare in alto / chierico / chierica.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIX.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III bolgia - Simoniaci.
Note: L'iniziale accoglie il profilo di un simoniaco, che guarda verso l'alto e che reca nella mano sinistra, elevandola, una sacca, identificativa nel codice del peccato, ma che potrebbe qui fare riferimento, stricto sensu, al denaro guadagnato peccando.
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c. 55r
Tipologia: Iniziale di canto, XIX, O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Papa Niccolò III che esercita simonia.
Macrosoggetto: Simoniaci.
Parole chiave: simoniaci / Niccolò III / papa / denaro / sacca / confessionale / chierico / chierica / tunica papale.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III bolgia - Simoniaci.
Note: L'iniziale raffigura l'esercizio di simonia ed accoglie, accanto ad un confessionale, due figure clericali, tra cui un cardinale (come si evince dall'abito), pronto a concessioni in cambio di denaro. L'altra figura rappresentata, infatti, porta nella mano sinistra una sacca, che oltre ad identificare il peccato (come di consueto nel codice), indica qui proprio il denaro con cui estinguere le concessioni. L'iniziale si ricollega, oltre che al testo, anche al commento, in cui è ampia la dissertazione sulla simonia.
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c. 58r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XX), D, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un indovino consulta un libro.
Macrosoggetto: Indovini.
Parole chiave: indovino / indovini / libro / libro aperto.
Rapporto testo-immagine: Inferno XX.
Glossa: «altri sono che predirano [...] cum aperime(n)ti de libri e (con)siderare le litt(er)e».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IV bolgia - Maghi e Indovini.
Note: L'iniziale accoglie un indovino, seduto, intento a leggere un libro per «veder troppo davante» (v. 38). La raffigurazione potrebbe essere giustificata da un passaggio del commento.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), D, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un indovino dialoga con un diavolo.
Macrosoggetto: Indovini.
Parole chiave: indovino / indovini / libro / diavolo / ali di pipistrello / dialogo / guardare in alto.
Rapporto testo-immagine: Inferno XX.
Glossa: «l’omo puo saver de q(ue)l che de avig(ni)re per tri mo(d)i [...] lo s(ecund)o mo(do) sie p(er) revelato(n)e de demunij sicomera li pagani (et) ydolatrij caveano responso da spirti maligni».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IV bolgia - Maghi e Indovini.
Note: L'iniziale accoglie al suo interno la figura di un indovino, che porta nella mano sinistra un libro chiuso, intento a dialogare con un diavolo, posto all'esterno del corpo della lettera. Si tratta dello stesso personaggio dell'iniziale di testo, che, chiuso il libro, viene raffigurato nei momenti successivi, creando uno stretto rapporto semantico tra le due iniziali. L'immagine trova giustificazione nel testo del commento.
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c. 62v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXI), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due barattieri che derubano una figura di più grandi fattezze.
Parole chiave: barattieri / denaro / rubare / borsa.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXI.
Glossa: «In questo cap(itu)lo tratta lautore della pena di barateri li quai per monedi ano tolto lonore a le so citade usando baratarie in li (con)sigli (et) in le scriture del palaxio».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: A partire dall'iniziale giganteggia una figura centrale, vestita di rosso, seduta, che porta appesa al collo una borsa e sulle gambe un mucchio di denaro. Ai lati due figure maschili, di dimensioni minori, che derubano la figura centrale, mentre uno dei due, quello a sinistra, le tira i capelli. Come sottolinea Lucia Battaglia Ricci, «si tratta di un’allegoria figurata, costruita sul modello della tradizionale immagine del “Comune derubato” a rappresentare il peccato di baratteria, qui visualizzato [...] nel senso presente nel commento» (L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2747). L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un diavolo spinge i barattieri nel fiume di pece.
Parole chiave: diavolo / forcone / anime dannate / barattieri / fiume di pece / pece / buio.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXI 46-57.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Note: L'iniziale raffigura un diavolo, le cui braccia fuoriescono dal corpo della lettera, che spinge con due forconi le anime nella pece: è così raffigurata la punizione dei barattieri. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 65r
Tipologia: Iniziale di cantica (Inferno), I, ornata istoriata; la sagoma di una delle due figure rappresentate costituisce il corpo della lettera: è forse per questo motivo che tale sagoma viene realizzata di dimensioni maggiori.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo consegna un'attestazione in cambio di denaro.
Parole chiave: barattieri / denaro / concessioni.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXII.
Glossa: «po che in lo p(re)cede(n)te capitulo p(er) ampliar soa mat(er)ia trattado della V bolgia si come del logo e di ministri i(n) questo cap(itulo) vole far m(en)to(n)e dalcuni che trovo cherano in la sop(ra)de(tt)a bolça puniti li quai fono notivili barateri e gra(n)di trafegaturi delle cose comune e sp(eç)almente p(re)sso alcuni signuri sicom(m)o apparera in la expo(n)itione del testo».
«circa la qual ystoria sie da savere chel d(e)c(t)o peccadore si fo uno cave nonme çampolo [...] e fol ditto çampolo tanto inanci al pred(e)c(t)o re (et) ave tanto stato in soa corte cavea possança de destribu(ir)e offitij e gratie i(n) molta quantita le quae baratando p(er) pecu(n)ia el despensava in mo(do) no licito ne onesto».
«or siguita(n)do a la novella d(e) frate gomitta el fo fatore çudexe de galura e fo molto in soa gra(tia) e cum grande iurisdito(n)e i(n) lo so çudicado; aven(n)e che in un tempo lo d(e)c(t)o çudexe prese (et) ave im p(ri)sone li soi nemisi q(ue)sto so f(a)dore gle lasso p(er) moneda p(er) che i gli sca(m)pono siche usava baratarie in la corte del d(e)c(t)o çud(e)xe e pei ço ne fa lautore qui mentione».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa dei dannati.
Note: L'immagine rappresenta due figure, una di dimensioni maggiori in virtù della funzione della sua sagoma che funge da iniziale o per semplice differenza di posizione sociale, durante un atto di baratteria. La figura maggiore consegna, in cambio di denaro, un'attestazione scritta, verosimilmente di qualche concessione. Nel commento si chiarisce che i dannati del canto in questione sono macchiati di baratteria, che esercitano in persona di qualche signore o dignitario. La scena potrebbe dunque rappresentare, se lo spunto fosse in primis il testo dantesco, la colpa di Ciampolo di Navarra o di frate Gomita, trovando riscontro anche nel commento.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), I, ornata istoriata; l'immagine è sviluppata a svantaggio dell'iniziale («I»), qui non riconoscibile.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Atto di baratteria in cui si opera ai danni di un signore o dignitario.
Parole chiave: barattieri / denaro / concessioni / sacca / peccato.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXII.
Glossa: «po che in lo p(re)cede(n)te capitulo p(er) ampliar soa mat(er)ia trattado della V bolgia si come del logo e di ministri i(n) questo cap(itulo) vole far m(en)to(n)e dalcuni che trovo cherano in la sop(ra)de(tt)a bolça puniti li quai fono notivili barateri e gra(n)di trafegaturi delle cose comune e sp(eç)almente p(re)sso alcuni signuri sicom(m)o apparera in la expo(n)itione del testo».
«circa la qual ystoria sie da savere chel d(e)c(t)o peccadore si fo uno cave nonme çampolo [...] e fol ditto çampolo tanto inanci al pred(e)c(t)o re (et) ave tanto stato in soa corte cavea possança de destribu(ir)e offitij e gratie i(n) molta quantita le quae baratando p(er) pecu(n)ia el despensava in mo(do) no licito ne onesto».
«or siguita(n)do a la novella d(e) frate gomitta el fo fatore çudexe de galura e fo molto in soa gra(tia) e cum grande iurisdito(n)e i(n) lo so çudicado; aven(n)e che in un tempo lo d(e)c(t)o çudexe prese (et) ave im p(ri)sone li soi nemisi q(ue)sto so f(a)dore gle lasso p(er) moneda p(er) che i gli sca(m)pono siche usava baratarie in la corte del d(e)c(t)o çud(e)xe e pei ço ne fa lautore qui mentione».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa dei dannati.
Note: L'immagine rappresenta tre figure, una delle quali al di fuori del riquadro della miniatura, durante un atto di baratteria. Nel commento si chiarisce che i dannati del canto in questione sono macchiati di baratteria, che esercitano in persona di qualche signore o dignitario, che potrebbe essere qui riconosciuto nella figura vestita di azzurro, con lo sguardo rivolto altrove, ignaro, probabilmente, dell'esercizio in corso. La figura che invece si macchia del peccato è quella rosso vestita, poiché porta nella mano destra il sacco identificativo, in questo codice, del peccato stesso. La scena potrebbe dunque rappresentare, se lo spunto fosse in primis il testo dantesco, la colpa di Ciampolo di Navarra o di frate Gomita, trovando riscontro anche nel commento.
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c. 67v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), T, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Profilo di un ipocrita, sotto la cui veste si nasconde un diavolo, intento a leggere un libro.
Macrosoggetto: Ipocriti.
Parole chiave: Vecchiaia / libro / libro aperto / leggere / diavolo / cappa / barba.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIII.
Glossa: «circa lo qual vicio e peccato sie da notare che i(n) labito (et) i(n) latti extri(n)seci li ypocriti aparno s(an)c(t)i e boni e de(n)tro no ano alcu(n)a bo(n)tade ne d(e) s(an)c(t)itade si chel seng(no) de fora no ane alcu(n) segno de(n)tro».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI bolgia - Ipocriti.
Note: Non c'è correlazione letterale tra testo e immagine, la quale raffigura un uomo anziano, vestito di una cappa (forse un richiamo alla stessa pena degli ipocriti, vestiti di una pesantissima cappa dorata), con barba lunga e intento a leggere un libro. Dietro di lui, un diavolo si nasconde tra le pieghe della veste, a indicare forse la natura, doppia e nascosta, dell'ipocrita che all'apparenza restituisce l'immagine di uomo «sancto e bono» (come recita il commento), e a connotare la sua natura peccaminosa. L'immagine di commento e quella di testo restituiscono quindi la natura ambigua e doppia, nonché destinata alla dannazione, dell'ipocrisia.
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c. 68r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXIII), T, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Ipocrita genuflesso che nasconde un pugnale dietro la schiena.
Macrosoggetto: Ipocriti.
Parole chiave: ipocriti / Vecchiaia / cappa / pugnale / altare / corpo inginocchiato / inginocchiarsi / offerta / barba.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIII.
Glossa: «circa lo qual vicio e peccato sie da notare che i(n) labito (et) i(n) latti extri(n)seci li ypocriti aparno s(an)c(t)i e boni e de(n)tro no ano alcu(n)a bo(n)tade ne d(e) s(an)c(t)itade si chel seng(no) de fora no ane alcu(n) segno de(n)tro».
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI bolgia - Ipocriti.
Note: L'immagine raffigura un uomo anziano, vestito di una cappa (forse un richiamo alla stessa pena degli ipocriti, vestiti di una pesantissima cappa dorata), con barba lunga e genuflesso in vista di un offerta. Dietro la schiena, nella mano destra, nasconde un pugnale. Nel complesso, quindi, l'immagine indica la natura, doppia e nascosta, dell'ipocrita che all'apparenza restituisce l'immagine di uomo «sancto e bono» (come recita il commento). In particolare, la presenza dell'altare connota l'inclinazione empia e sacrilega dell'atto. L'immagine di testo e quella di commento restituiscono quindi la natura ambigua e doppia, nonché destinata alla dannazione, dell'ipocrisia.
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c. 70v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), I, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Ladro in fuga con il suo bottino.
Parole chiave: ladro / finestra / drappo / ladri / furto.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIV.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VII bolgia - Ladri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'immagine che rappresenta un ladro che di soppiatto si allontana con il bottino (il drappo) del furto. L'immagine è da leggere in sequenza con quella di testo, come momento immediatamente successivo, in modo che le due iniziali stabiliscono un rapporto con quelle di testo e commento del canto successivo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 71r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXIV), I, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Ladro nell'atto di rubare un drappo.
Parole chiave: ladro / ladri / furto / drappo / finestra / dormire / donna / copricapo [coroncina].
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIV.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VII bolgia - Ladri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'immagine visualizza un ladro che furtivamente si appropria di un drappo appeso ad una finestra; in primo piano una donna che dorme. L'immagine è da leggere in sequenza con quella di commento.
Questa iniziale e quella di commento stabiliscono un rapporto con le iniziali di testo e commento del canto successivo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 74v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXV), A, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Vanni Fucci avvinghiato da un drago dopo aver mostrato le "fiche" a Dio.
Macrosoggetto: Metamorfosi dei ladri.
Parole chiave: Vanni Fucci / mostrare le fiche / serpente / drago / sangue / ladri / bestemmia / avvolgere.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXV 1-9.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII bolgia - Ladri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Ricorrente la rappresentazione di Vanni Fucci punito mentre eleva il gesto empio verso Dio.
Note: L'iniziale accoglie la rappresentazione della punizione dei ladri, ma è probabile che il soggetto raffigurato sia identificabile con Vanni Fucci, avvolto in questo caso da una sorta di drago e da un serpente che provvedono a straziarlo. Possibile, inoltre, che le mani, ancora chiuse a pugno e una delle due ancora elevata verso il cielo, rappresentino ciò che resta del gesto delle "fiche", cui Dante fa riferimento al v. 2, interrotto poi bruscamente dall'inizio della punizione infernale (vv. 3-6).
Questa iniziale e quella di commento stabiliscono un rapporto con le iniziali di testo e commento del canto precedente, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXV), A, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Vanni Fucci avvinghiato da un drago e da un serpente.
Macrosoggetto: Metamorfosi dei ladri.
Parole chiave: Vanni Fucci / drago / serpente / sangue / ladri / avvolgere.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXV 1-9.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII bolgia - Ladri.
Rapporti con la tradizione dantesca: Ricorrente la rappresentazione di Vanni Fucci punito mentre eleva il gesto empio verso Dio.
Note: L'iniziale accoglie la rappresentazione della punizione dei ladri, ma, essendo lo stesso soggetto dell'iniziale di testo, è probabile che si tratti di Vanni Fucci, avvolto da una sorta di drago e da un serpente che provvedono a straziarlo.
Questa iniziale e quella di testo stabiliscono un rapporto con le iniziali di testo e commento del canto precedente, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 77v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Una figura gigantesca sventra un'anima.
Parole chiave: spada / sangue / anime dannate / afferrare per i capelli.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVI.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VIII bolgia - Consiglieri fraudolenti.
Note: Non ci sono né rapporti con il testo dantesco né riferimenti ad esso. L'iniziale accoglie una figura dalle gigantesche dimensioni che attua un'inedita punizione per l'anima dannata: è infatti rappresentata mentre sventra con una spada il dannato, tenendolo per i capelli. È da notare, però, che colui che esegue la punizione non è rappresentato, come nel resto del codice, con tipici attributi demoniaci, bensì con sembianze umane. Potrebbe trattarsi, allora, «di immagini allegoriche, qui forse adibite a rappresentare singole modalità di attuazione della giustizia» (Lucia Battaglia Ricci, L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2750). Pare però necessario segnalare l'affinità iconografica di questa immagine e di quella di commento con le iniziali di testo e commento del canto XXXI, caso in cui sono effettivamente raffigurati i giganti.
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c. 78r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXVI), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Una figura gigantesca squarta un'anima.
Parole chiave: sangue / anime dannate / Gigante.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVI.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VIII bolgia - Consiglieri fraudolenti.
Note: Non ci sono né rapporti con il testo dantesco né riferimenti ad esso. L'iniziale accoglie una figura dalle gigantesche dimensioni che attua un'inedita punizione per l'anima dannata: è infatti rappresentata mentre squarta con le mani il dannato, tenendolo per le caviglie. È da notare, però, che colui che esegue la punizione non è rappresentato, come nel resto del codice, con tipici attributi demoniaci, bensì con sembianze umane. Potrebbe trattarsi, allora, «di immagini allegoriche, qui forse adibite a rappresentare singole modalità di attuazione della giustizia» (Lucia Battaglia Ricci, L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2750). Pare però necessario segnalare l'affinità iconografica di questa immagine e di quella di testo con le iniziali di testo e commento del canto XXXI, caso in cui sono effettivamente raffigurati i giganti.
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c. 81v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXVII), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Assoluzione di Guido da Montefeltro da parte di Papa Bonifacio VIII.
Macrosoggetto: Consiglieri fraudolenti.
Parole chiave: papa / Bonifacio VIII / Guido da Montefeltro / tunica papale / chierica / assoluzione / tiara.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVII 85-111.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VIII bolgia - Consiglieri fraudolenti.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita la rappresentazione dell'assoluzione di Guido da Montefeltro ad opera di Bonifacio VIII.
Note: L'iniziale accoglie Papa Bonifacio VIII che assolve Guido da Montefeltro. L'immagine di testo e quella di commento vanno lette in sequenza, poiché rappresentano due momenti dello stesso racconto, quello cioè fatto da Guido a Dante.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Contrasto per il possesso dell'anima di Guido da Montefeltro.
Macrosoggetto: Consiglieri fraudolenti.
Parole chiave: Guido da Montefeltro / morte / anima / diavolo / San Francesco / forcone / aureola / nuvole / ali di pipistrello / chierica.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVII 112-120.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VIII bolgia - Consiglieri fraudolenti.
Rapporti con la tradizione dantesca: Il contrasto tra San Francesco e un diavolo circa il possesso dell'anima di Guido da Montefeltro è anche in Città del Vaticano, BAV, Vat.lat.4776 (c. 95r).
Note: L'iniziale accoglie la figura di Guido da Montefeltro, ormai morto; all'esterno del corpo della lettera si collocano San Francesco, a destra, che discende da una nuvola, un diavolo, a sinistra, con forcone e ali di pipistrello, e l'anima di Guido, al centro, rappresentata come un neonato che fuoriesce dalla bocca del cadavere. L'immagine raffigura il contrasto per il possesso dell'anima di Guido. L'immagine di testo e quella di commento vanno lette in sequenza, poiché rappresentano due momenti dello stesso racconto, quello cioè fatto da Guido a Dante.
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c. 84v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXVIII), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo anziano dialoga con un giovane.
Macrosoggetto: Seminatori di discordia.
Parole chiave: seminatori di discordia / Bertrand de Born / re giovane.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IX bolgia - Seminatori di discordia.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'iniziale accoglie due figure: un vecchio di profilo, con vestito e cappuccio rosso, con una mano sul petto in segno di veridicità, che dialoga con un giovane vestito di verde, che stringe con una mano il proprio polso, «gesto convenzionale a indicare incapacità d’agire, o situazione drammatica» (Lucia Battaglia Ricci, L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2751). L'immagine potrebbe dunque visualizzare la colpa di Betran de Born, che diede «al re giovene i mai conforti» e fece «il padre e 'l figlio in sé ribelli» (vv. 135, 136). L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Seminatori di discordia con gli arti invertiti.
Macrosoggetto: Seminatori di discordia.
Parole chiave: seminatori di discordia / scismatici / arti invertiti / membra scomposte / anime dannate.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IX bolgia - Seminatori di discordia.
Rapporti con la tradizione dantesca: Non c'è riscontro nella tradizione iconografica del poema di un'interpretazione simile della pena che affligge seminatori di discordia e scismatici.
Note: L'iniziale accoglie due dannati, seminatori di discordia e scismatici, uno dei quali presenta arti invertiti: una gamba al posto del braccio e viceversa. Come scrive Lucia Battaglia Ricci, si tratta di «una libera interpretazione della pena che colpisce i seminatori di discordia e scismatici, in realtà fatti oggetto di mutilazioni piú o meno estese» (L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2751). L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 87v
Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Griffolino d'Arezzo e Capocchio di Siena.
Macrosoggetto: Falsari.
Parole chiave: Griffolino d'Arezzo / Capocchio / anime dannate / grattarsi / croste / sangue / scabbia / graffi / prurito.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIX 73-84.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: X bolgia - Falsari.
Note: L'iniziale rappresenta Griffolino d'Arezzo e Capocchio di Siena, intenti a grattarsi, in modo fedele alla descrizione dantesca («io vidi due sedere a sé poggiati», v. 73, e «di schianze maculati», v. 75). Viene così rappresentata la punizione dei falsari. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 88r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXIX), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Uomo che batte moneta.
Macrosoggetto: Falsari.
Parole chiave: falsari / battere moneta / denaro / martello.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIX.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: X bolgia - Falsari.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'iniziale raffigura una figura maschile intenta a battere moneta, rappresentando così il peccato dei falsari. Essa stabilisce un rapporto con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 90v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXX), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mastro Adamo e uno dei Conti Guidi.
Macrosoggetto: Falsari.
Parole chiave: Mastro Adamo / Conti Guidi / denaro / falsari / sacca / peccato.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXX 73-90.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: X bolgia - Falsari.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: L'iniziale raffigura uno scambio di denaro tra due personaggi, entrambi di profilo, che potrebbero essere identificati in Mastro Adamo e in uno dei Conti Guidi di Romena, per i quali il primo falsificò i fiorini: Mastro Adamo potrebbe allora riconoscersi nella figura a sinistra, di dimensioni minori, che porta in mano la sacca di denaro, elemento, tra l'altro, identificativo del peccato in questo codice, essendo il dannato con cui Dante dialoga nel testo. Ma, «trascurando la specificità del caso particolare» l'immagine potrebbe rappresentare «una esperienza morale di tal genere, con protagonisti anonimi, che costituisce un caso giuridico» (Lucia Battaglia Ricci, L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2752). L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mastro Adamo e un dannato.
Macrosoggetto: Falsari.
Parole chiave: idropisia / Mastro Adamo / anime dannate / ventre gonfio / sangue / falsari.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXX 49-57.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: X bolgia - Falsari.
Rapporti con la tradizione dantesca: Ricorrente è la rappresentazione di Mastro Adamo col ventre gonfio, come in, tra gli altri, Chantilly, BdC, Ms 597 (c. 205r), Firenze, BML, Strozzi 152 (c. 26r), Oxford, BodL, MS Holkham misc. 48 (p. 47), Città del Vaticano, BAV, Vat. Lat. 4776 (c. 106r).
Note: L'iniziale accoglie una figura in primo piano, che ne nasconde una seconda, di cui è visibile solo il volto. Si tratta di due anime dannate, e in particolare, in primo piano, è rappresentato Mastro Adamo grottescamente deformato e con il ventre gonfio, seguendo la descrizione dantesca. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 93v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXXI), U, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un gigante nell'atto di sguainare la spada.
Macrosoggetto: Giganti.
Parole chiave: Gigante / spada / combattere / Giganti / fodero.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXI 91-96.
Glossa: «in questo prese(n)te seguendol so poema intende de tochare alcuna cosa de qua giga(n)ti cal so te(m)po aveno ta(n)ta sup(er)bia cum audacia chelli se miseno a voler (contra)stare ai dei si come fitivame(n)te li poeti fiano (con)finite molte fabule p(er) le qua cose si e da save(re) che li d(e)c(t)i giganti siano p(er) allegoria a sig(ni)ficar quelle p(er)sone le quae p(er) p(ro)pria industria possança e seguito si volno in lo mu(n)do adoverare oltral t(er)mene humano ai quai altri non e cont(r)a se no la iustisia de d(i)o la qual sia a corregere i(m)mediate daltra p(er)so(n)a tal peccano e p(er)ço meteno li poeti che quisti cussi fatti a(n)i(m)ai eran for d(e) statura hu(m)ana qui vol dire che voleano passare li t(er)mini humani metelli combatedu(r)i cum li dei lo qual d(e)c(t)o ae a significare che cotai sono (con)tra deo no solo in desordenar si in stissi ma (et)(ian)deo i(n) metere desordene in le c(r)ature».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Pozzo dei giganti.
Note: L'iniziale accoglie la figura di un gigante, che fuoriesce dal corpo della lettere con la gamba destra, intento a sguainare la spada per muovere guerra agli dei: lo sguardo di sfida è infatti rivolto verso l'alto. Il miniatore potrebbe aver preso spunto, oltre che dal testo dantesco, dal commento, in cui si dedica una riflessione allegorica ai giganti. L'immagine è complementare rispetto a quella di commento. Inoltre, pare necessario segnalare l'affinità iconografica delle iniziali di testo e commento del corrente canto con quelle del canto XXVI.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), U, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un gigante che punta la spada verso il cielo.
Macrosoggetto: Giganti.
Parole chiave: Gigante / spada / sangue / scudo / combattere / Giganti.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXI 91-96.
Glossa: «in questo prese(n)te seguendol so poema intende de tochare alcuna cosa de qua giga(n)ti cal so te(m)po aveno ta(n)ta sup(er)bia cum audacia chelli se miseno a voler (contra)stare ai dei si come fitivame(n)te li poeti fiano (con)finite molte fabule p(er) le qua cose si e da save(re) che li d(e)c(t)i giganti siano p(er) allegoria a sig(ni)ficar quelle p(er)sone le quae p(er) p(ro)pria industria possança e seguito si volno in lo mu(n)do adoverare oltral t(er)mene humano ai quai altri non e cont(r)a se no la iustisia de d(i)o la qual sia a corregere i(m)mediate daltra p(er)so(n)a tal peccano e p(er)ço meteno li poeti che quisti cussi fatti a(n)i(m)ai eran for d(e) statura hu(m)ana qui vol dire che voleano passare li t(er)mini humani metelli combatedu(r)i cum li dei lo qual d(e)c(t)o ae a significare che cotai sono (con)tra deo no solo in desordenar si in stissi ma (et)(ian)deo i(n) metere desordene in le c(r)ature».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Pozzo dei giganti.
Note: L'iniziale accoglie la figura di un gigante, che fuoriesce dal corpo della lettere con la gamba destra, intento a puntare la spada insanguinata contro gli dei, mantenendo uno scudo con il braccio sinistro: lo sguardo e la postura di sfida sono infatti rivolti verso l'alto. Il miniatore potrebbe aver preso spunto, oltre che dal testo dantesco, dal commento, in cui si dedica una riflessione allegorica ai giganti.
L'immagine è complementare rispetto a quella di testo. Inoltre, pare necessario segnalare l'affinità iconografica delle iniziali di testo e commento del corrente canto con quelle del canto XXVI.
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c. 96v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXXII), S, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due uomini dialogano animatamente con un signore.
Parole chiave: traditori / corruzione / Buoso da Duera / Angioini / Manfredi.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXII.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IX cerchio - Traditori.
Note: L'iniziale accoglie la rappresentazione di una scena di tradimento. L'appiglio testuale più coerente, considerata anche l'iniziale di commento, sono i vv. 112-117, in cui si accenna al tradimento perpetrato da Buoso da Duera nei confronti di Manfredi di Svevia, quest'ultimo identificabile nella figura vestita di azzurro, in cambio di denaro. Anche nel commento si fa riferimento alla vicenda.
L'iniziale di testo e quella di commento sono strettamente connesse, rappresentando un rapporto di continuità logica, con precedenza temporale assegnata all'immagine di commento.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), S, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo cede denaro ad un altro.
Parole chiave: traditori / corruzione / Buoso da Duera / Angioini.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IX cerchio - Traditori.
Note: L'iniziale accoglie la rappresentazione di una scena di corruzione. L'appiglio testuale più coerente, considerata anche l'iniziale di testo, sono i vv. 112-117, in cui si accenna al tradimento perpetrato da Buoso da Duera nei confronti di Manfredi di Svevia in cambio di denaro. In particolare, Buoso da Duera potrebbe essere identificato nella figura vestita di rosso, che con la mano destra stringe la sacca di denaro (elemento tra l'altro rappresentativo del peccato nel codice) e con la mano sinistra sembra coprirsi la bocca. Anche nel commento si fa riferimento alla vicenda. L'iniziale di testo e quella di commento sono strettamente connesse, rappresentando un rapporto di continuità logica, con precedenza temporale assegnata all'immagine di commento.
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c. 99r
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXXIII), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo cede due grandi chiavi in cambio di denaro.
Macrosoggetto: Ugolino e Ruggieri.
Parole chiave: Ugolino della Gherardesca / Ruggieri degli Ubaldini / sacca / chiavi / torre / traditori.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXIII 46-48.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: II zona (Antenora) - Traditori della patria.
Rapporti con la tradizione dantesca: La rappresentazione della Torre della Fame è anche in London, BL, Yates Thompson MS 36 (c. 61r).
Note: L'iniziale potrebbe avere una duplice interpretazione. Potrebbe visualizzare il momento immediatamente precedente o successivo a quello in cui l'arcivescovo Ruggieri fa inchiodare l'uscio della torre: le chiavi rappresenterebbero simbolicamente la reclusione di Ugolino e la sacca che le due figure si passano tra le mani indicherebbe il peccato, come nel resto del codice. L'immagine potrebbe però anche rappresentare, come nota Lucia Battaglia Ricci, una scena differente: «la consegna della chiave della città, previo esborso di denari, rappresenta il peccato di tradimento politico, nella specie addebitata a Ugolino» (L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2753), con la torre sullo sfondo a indicare i castelli pisani da lui consegnati a Lucca e Firenze o il luogo cui era già destinato, e cioè la Torre della Fame. In entrambi i casi, l'iniziale di testo dialoga con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Ugolino rode il cranio di Ruggieri.
Macrosoggetto: Ugolino e Ruggieri.
Parole chiave: Ugolino della Gherardesca / Ruggieri degli Ubaldini / sangue / rodere il capo / traditori.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXII 124-132.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II zona (Antenora) - Traditori della patria.
Rapporti con la tradizione dantesca: Tipica è la rappresentazione della particolare e speciale pena cui sono sottoposti Ugolino e Ruggieri tra i traditori, immersi però sempre nel ghiaccio. La raffigurazione dei due non sepolti è comunque anche in  Chantilly, BdC, Ms 597 (c. 224r).
Note: L'iniziale accoglie la rappresentazione della pena tutta particolare cui sono sottoposti Ugolino e Ruggieri, creando una relazione con la parte finale del testo del canto precedente, in cui si descrive tale punizione. La differenza rispetto al testo è che i due non sono immersi nel ghiaccio, ma sono rappresentati nell'interezza dei loro corpi. L'iniziale di commento dialoga con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 101v
Tipologia: Iniziale di canto (Inferno, XXXIV), V, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo pugnala alle spalle la vittima.
Parole chiave: traditori / pugnale / sangue / omicidio / scudo.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXIV.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IV zona ((Giudecca) - Traditori dei benefattori.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inedita per questo canto la rappresentazione della colpa in luogo della punizione.
Note: Non c'è specifica correlazione tra testo e immagine: l'iniziale rappresenta efficacemente un tradimento, per cui colui che si macchia del peccato colpisce alle spalle la vittima. L'iniziale di testo comunica con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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Tipologia: Iniziale di commento (Inferno), V, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due anime immerse nel ghiaccio.
Macrosoggetto: Anime immerse nel Cocito.
Parole chiave: anime dannate / Cocito / lago ghiacciato / ghiaccio / traditori.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXIV 10-15.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IV zona ((Giudecca) - Traditori dei benefattori.
Note: L'iniziale accoglie la rappresentazione di due anime immerse nel ghiaccio, pena riservata ai traditori.
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c. 105r
Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Iniziale di cantica (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante e Virgilio nella navicella.
Macrosoggetto: Navicella dell'ingegno.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Dante e Virgilio nella navicella / navicella / acqua / vela / remo / tunica verde / tunica rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio I 1-3.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Spiaggia purgatoriale.
Rapporti con la tradizione dantesca: Inusuale la raffigurazione di un terzo personaggio all'interno della navicella in procinto di alzare le vele.
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Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio I.
Contesto interno: Spiaggia purgatoriale.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 107v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, II), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante e Virgilio sulla spiaggia purgatoriale mentre Dante guarda Gerusalemme.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Gerusalemme / marte / Sole / sole rosso / tunica verde / tunica rossa / colloquio tra Dante e Virgilio.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio II 1-36.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Spiaggia purgatoriale.
Rapporti con la tradizione dantesca: L'iniziale accoglie al suo interno Virgilio e Dante, quest'ultimo intento ad osservare Gerusalemme rappresentata all'esterno dell'iniziale. Inusuali sono la raffigurazione della città e di Marte, che la sovrastra, riprodotto con volto atropomorfo.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio II.
Contesto interno: Spiaggia purgatoriale.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 109v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, III), A, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Il papa impedisce a uno scomunicato di fare l'eucarestia.
Macrosoggetto: Negligenti: gli scomunicati.
Parole chiave: scomunicato / papa / tunica papale / chierico domenicano / chierico / eucarestia / tavolo / tovaglia / vesti sacerdotali / mitra / guanti / pastorale / tunica verde / Vecchiaia / barba / mensa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio III.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Note: L'illustrazione funge da sintesi visiva dell'intero canto: al di fuori dell'iniziale compare un chierico domenicano; la stola infatti è rappresentata con i colori dell'ordine. La scena raffigura il presbitero nell'intento di preparare la mensa per l'eucarestia, non a caso infatti sopra la tunica è rappresentata la casula di colore rosso, forse per indicare un giorno di festività. All'interno dell'iniziale è raffigurato un uomo seduto, anch'egli con la veste di colore rosso, con accanto la pastorale, sul capo la mitra e poggiati sulle gambe dei guanti bianchi, segni indistinguibili del pontefice che in tale contesto, per allegoria, rappresenterebbero la Chiesa. Alla sua destra, un anziano dalle umili vesti, forse scomunicato. La posizione centrale del pontefice non è casuale: egli sembrerebbe impedire all'uomo di fare l'eucarestia.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), A, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: Vecchiaia / anziano / veste rosa / barba.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio III.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 111v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: uomo / veste rossa / mezzo busto.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IV.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 112r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, IV), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Uomo a tre teste che rappresenta le tre funzioni dell'anima.
Parole chiave: anima / uomo / tunica verde / tunica rossa / uomo a tre teste / barba.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IV 1-6.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Rapporti extra-danteschi: Tale rappresentazione risulta essere piuttosto usuale nella tradizione figurativa del libro giuridico o universitario.
Note: All'interno dell'iniziale sono raffigurati un uomo a tre teste in tunica verde, che rappresenterebbe le tre funzioni dell'anima (vegetativa, sensitiva e razionale), e al suo fianco un uomo non identificato, in tunica rossa.
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c. 114r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, V), I, ornata istoriata; dante costituisce il corpo della lettera: è forse per tale motivo che la sagoma viene realizzata di dimensioni maggiori rispetto alle altre due.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due anime si allontanano dalla schiera per parlare con Dante.
Macrosoggetto: Negligenti: i pentiti in punto di morte.
Parole chiave: Dante / negligenti / pentiti in punto di morte / anime / anime purganti / tunica verde / donna / roccia / tunica rossa / colloquio / copricapo [coroncina].
Rapporto testo-immagine: Purgatorio V 22-36.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Rapporti con la tradizione dantesca: Nella tradizione dantesca, di solito, a far da sfondo alle due anime che si avvicinano a Dante per chiedergli spiegazioni riguardo la sua condizione, è la schiera delle anime purganti (si veda ad esempio il ms. Napoli, BOG, CF 2.16, e London, BL, Egerton 943, c. 70v). Insolita inoltre è l'assenza di Virgilio.
Note: Discordanza con il testo e con il commento: l'illustrazione raffigura Dante, anziché Virgilio, in dialogo con le anime.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), I, ornata istoriata; dante costituisce il corpo della lettera.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Incontro tra Dante e Pia de' Tolomei.
Macrosoggetto: Negligenti: i pentiti in punto di morte.
Parole chiave: donna / copricapo [coroncina] / veste rossa / tunica verde / Dante / dialogo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio V 130-136.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Note: Incontro di Dante con Pia de' Tolomei. L'iniziale di commento raffigura Dante chinato verso il basso in direzione di una donna rappresentata a mezzo busto con una coroncina nera sul capo e i capelli raccolti.
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c. 116r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, VI), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Incontro tra Dante e le anime di morti per forza.
Macrosoggetto: Negligenti: i pentiti in punto di morte.
Parole chiave: Dante / anime purganti / morti per forza / ferite / sangue / tunica verde.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VI 1-24.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Note: L'iniziale raffigura l'incontro tra Dante e le anime ricorperte di ferite sanguinanti che indicherebbero i morti per forza.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VI.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 118v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, VII), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Cristo apre le porte dell'Inferno.
Parole chiave: Cristo / porta / porta dell'Inferno / anima / roccia / chiavi.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VII.
Glossa: «la prima sic p(er) l avignime(n)to del fiiol de dei in t(er)ra e p(er) la soa passione fo av(u)ta la porta del p(ar)adi / xo la qual ne fo se(r)rada p(er) lo pecca[to] d adam [...]. La qual porta p(er) la passion de Christo si ne av(u)ta cum / çò sia cosa che p(er) lo peccado ella fo serada e p(er) la passion de Christo lo peccado fo remesso.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: Antipurgatorio - Scomunicati, Negligenti.
Note: L'iniziale sembrerebbe riprendere la parte proemiale del commento in cui Jacopo della Lana si sofferma sull'avvento di Cristo agli inferi: si potrebbe identificare la figura all'esterno della lettera con Cristo che mantiene tra le dita le chiavi dell'Inferno. All'interno della lettera invece, di fronte a lui, vi è un'anima intenta ad uscire dalla roccia. La scena dunque riprenderebbe l'episodio di Cristo agli inferi disceso per liberare e portare in Paradiso tutte quelle anime rette morte prima della sua venuta.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / anziano / barba / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VII.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 120v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / veste rossa / copricapo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VIII.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 121r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, VIII), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un angelo si scaglia contro un demone in difesa di un uomo.
Macrosoggetto: Negligenti: valletta dei principi.
Parole chiave: demonio / demone / angelo / aureola / ali / ali verdi / uomo / tunica verde / tunica rossa / cesto di pane / spada.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VIII 97-108.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: Antipurgatorio - Valletta dei principi.
Note: La scena rappresentata nell'iniziale sembrerebbe essere fedele al commento: Iacopo della Lana, rispetto al testo dantesco, parla di un «demunio» piuttosto che di un serpente. La creatura mostruosa è raffigurata nell'atto di porgere all'uomo un cesto di pane, da intendersi in chiave allegorica come la fame di beni materiali in analogia a quanto sostiene il commentatore («çoe che te(n)ta et inganna p(er) deletat[i]o(n)i sensetive»). L'uomo che sembra star per cadere in tentazione, viene fermato da un angelo dalle verdi ali raffigurato con una spada rivolta nella direzione del demonio come segno di protezione.
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c. 123v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, IX), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un chierico confessa un penitente.
Macrosoggetto: Ingresso nel purgatorio.
Parole chiave: chierico / uomo / veste rossa / corpo inginocchiato / inginocchiarsi / dialogo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IX 109-111.
Glossa: «cum humelta se de gire al pas/store che de mi(sericordi)a e questo de vera (con)trit[i]o(n)ne e pentime(n)to» .
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Porta del Purgatorio.
Note: La scena raffigurata nell'iniziale rispecchia il commento: come Dante si china davanti all'angelo per chiedere misericordia, così è raffigurato, in accordo con il commento, un penitente inginocchiato davanti a un chierico per rappresentare il momento della confessione.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di Dante di profilo.
Parole chiave: copricapo / tunica verde / Dante / Dante di profilo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IX.
Livello del testo: storie prime.
Note: L'illustrazione di Dante di profilo non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 125v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, X), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Rappresentazione allegorica della superbia attraverso un gigante con corna, clava e scudo.
Macrosoggetto: Superbi.
Parole chiave: superbia / corna / scudo / Gigante / clava.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio X 97-139.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: I cornice - Superbi.
Note: L'iniziale rappresenta la Superbia in figura di un gigante con in capo delle corna, avente in una mano una clava e nell'altra uno scudo (Cfr. S. Morpurgo, I codici riccardiani della Divina Commedia, Firenze, Tipografia di Salvatore Landi, 1893, p. 19; L. Battaglia Ricci, Letture figurate: il caso del Dante Riccardiano-Braidense, in «Dante und die bildenden Künste. Dialoge - Spiegelungen - Transformationen», Veröffentlicht von De Gruyter, 2016, p. 127).
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: mezzo busto / uomo / veste verde / profilo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio X.
Livello del testo: storie prime.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 127v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: mezzo busto / veste rossa / uomo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XI.
Livello del testo: storie prime.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 128r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XI), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Uomo inginocchiato in segno di preghiera e accanto un uomo morente accoltellato al collo.
Macrosoggetto: Superbi.
Parole chiave: superbi / superbia / pugnale / lancia / scudo / uomo / morte / pregare / corpo inginocchiato / inginocchiarsi / mani giunte / tunica rossa / veste azzurra.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XI.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cornice - Superbi.
Note: Al di fuori dell'inziale troviamo un uomo inginocchiato con lo sguardo rivolto verso l'alto e le mani giunte, forse in segno di preghiera. Ciò potrebbe far riferimento ai primi versi del canto in cui le anime purgatoriali recitano il Pater noster. Al suo interno invece, è raffigurato un uomo pugnalato al collo e al suo fianco una lancia e uno scudo. L'illustrazione potrebbe rappresentare Provenzano Salvini, ultimo personaggio incontrato da Dante, che come ricorda Villani morì in battaglia decapitato e il cui capo fu «portato fitto in su una lancia» (Cfr. D. Alighieri, Commedia. Purgatorio, revisione del testo e commento di G. Inglese, Roma, Carocci editore, 2016, p. 154).
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c. 130v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XII), D, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Anima di un superbo chinata sotto un pesante masso.
Macrosoggetto: Esempi di superbia punita.
Parole chiave: superbia / superbo / uomo / veste rossa / masso / chinarsi / anima purgante.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cornice - Superbi.
Note: L'iniziale raffigura un superbo che sconta la propria pena: camminare chinato sotto pesanti massi.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), D, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo che stringe a sé un pugnale e uno scudo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / pugnale / scudo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cornice - Superbi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 132v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / anziano / profilo / mezzo busto / veste rossa / barba.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XIII.
Livello del testo: storie prime.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 133r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XIII), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due invidiosi di profilo rappresentati con gli occhi chiusi.
Macrosoggetto: Invidiosi.
Parole chiave: invidiosi / umili vesti / cecità / anime purganti / copricapo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XIII 43-72.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cornice - Superbi.
Note: L'illustrazione rappresenta due invidiosi «vilme(n)te vistidi» e con gli occhi «seradi» in accordo con il commento. Come sostiene il testo dantesco, le anime sono di profilo appoggiate l'una sull'altra e sulla parete, che nel nostro caso è rappresentata dal corpo della lettera («e l'un sofferia l'altro con la spalla / e tutti dala ripa erano soferti»). L'intento è di raffigurare la pena cui sono sottoposti gli invidiosi.
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c. 134v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di Dante di profilo.
Parole chiave: Dante / mezzo busto / Dante di profilo / veste verde / copricapo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XIV.
Livello del testo: storie prime.
Note: L'illustrazione di Dante di profilo non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 135r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XIV), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Guido del Duca affiancato da una dama.
Parole chiave: Guido del Duca / uomo / uomo seduto / veste verde / donna / copricapo [coroncina] / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XIV 109-111.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II cornice - Invidiosi.
Note: L'iniziale è abitata da un uomo seduto, forse Guido del Duca, che con volto nostalgico rimembra le dame di un tempo (vv. 109-111). Una di queste è raffigurata al di fuori dell'iniziale, ben vestita con al capo una coroncina, che ricambia lo sguardo di Guido.
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c. 136v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / veste verde / barba / Vecchiaia / anziano.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XV.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II cornice - Invidiosi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 137r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XV), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un iracondo colpisce con un bastone un uomo con il capo sanguinante.
Macrosoggetto: Iracondi.
Parole chiave: ira / iracondi / omicidio / bastone / sangue / chinarsi / ferita.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XV.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III cornice - Iracondi.
Note: L'illustrazione intende rappresentare un uomo in preda all'ira che con un bastone sembra colpire ripetutamente la vittima. Quest'ultima è stesa a terra e con il capo sanguinante è immobilizzata dal piede dell'omicida.
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Tipologia: Disegno, margine inferiore; schema semicircolare.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Soggetto: Percorso del sole.
Parole chiave: schema.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XV 1-6.
Glossa: «da l esempio de l autore / descriviremo un semi/cercolo lo qual avrae / a demostrare l emisp(er)io / n(ost)ro et in lo pu(n)to d orie(n)te poremo a et in quel d o / cidente poremo b in lo / pu(n)to de meço die pore / mo c in lo pu(n)to dove / e la t(er)ra chel centro pore / mo d [...]».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II cornice - Invidiosi.
Note: Lo schema, realizzato all'interno del commento di Iacomo della Lana, rappresenta il percorso del sole durante la giornata.
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c. 139v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XVI), B, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un'anima purgante si copre gli occhi per il denso fumo che l'avvolge.
Macrosoggetto: Iracondi.
Parole chiave: anima / anima purgante / nudità / coprire gli occhi / rosso / nebbia / piante.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XVI 1-7.
Glossa: «Buio d inferno [...] o alcu(n)a note / la qual sia i(n) privat[i]o(n)e d o(n)ne stella pianedo e luxe / o alcuna fia da l aere de notte tenebrosa d annuncio / no feno mai tanta scureça ne tolseno cussi om(n)e vista / cu(m) fe quello lo quale era ta(n)ta la soa greveça et oscu(r)ita».
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III cornice - Iracondi.
Note: L'iniziale tenta di raffigurare l'oscurità raccontata nel testo: il fondo blu è posto dal miniatore per rappresentare il «buio d'inferno» da cui si innalza la fitta nebbia che oscura la vista all'anima.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), B, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un uomo stringe tra le mani un pugnale.
Macrosoggetto: Iracondi.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / barba / pugnale / profilo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XVI.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III cornice - Iracondi.
Note: La rappresentazione di un uomo che stringe tra le dita un pugnale ha l'intento di mostrare il peccato compiuto da un iracondo. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 141v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), R, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / profilo / veste verde / indicare.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XVII.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: IV cornice - Accidiosi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 142r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XVII), R, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un anziano seduto e inoperoso: rappresentazione allegorica dell'accidia.
Macrosoggetto: Accidiosi.
Parole chiave: anziano / barba / uomo seduto / veste rossa / Vecchiaia / volto accigliato / mani inoperose / chinare il capo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XVII 80-90.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IV cornice - Accidiosi.
Note: Raffigurazione allegorica dell'Accidia: l'illustrazione riporta un anziano seduto con il capo chino e le mani inoperose in segno di oziosità.
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c. 143v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: mezzo busto di donna di profilo.
Parole chiave: mezzo busto / profilo / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XVIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IV cornice - Accidiosi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 144r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XVIII), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un anziano seduto e inoperoso: rappresentazione allegorica dell'accidia.
Macrosoggetto: Accidiosi.
Parole chiave: uomo / uomo seduto / barba / tunica rossa / anziano / accidioso.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XVIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IV cornice - Accidiosi.
Note: Viene qui riprodotto il medesimo personaggio del canto precedente, questa volta raffigurato con le mani che sorreggono il capo in segno tristezza e oziosità.
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c. 146v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XIX), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Anima purgante accasciata sulla roccia.
Macrosoggetto: Punizione degli avari e dei prodighi.
Parole chiave: donna / umili vesti / roccia / Avaro / Prodigo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XIX 70-75.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cornice - Avari e Prodighi.
Note: L'iniziale raffigura la pena sottoposta agli avari e prodighi: l'anima purgante, forse una donna anziana, è riprodotta con umili vesti e il volto mesto, accasciata sulla roccia.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un'avara stringe a sé una sacca colma.
Macrosoggetto: Avari e prodighi.
Parole chiave: donna / sacca / avarizia / Avaro / Vecchiaia / mezzo busto.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XIX.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: V cornice - Avari e Prodighi.
Note: La donna rappresentata è la medesima dell'iniziale di testo. L'illustrazione la raffigura mentre stringe a sé con entrambe le mani una sacca colma, forse di denari. Ciò stabilirebbe un rapporto con la miniatura di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 148v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: mezzo busto / chierico / chinare il capo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XX.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: V cornice - Avari e Prodighi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 149r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XX), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Una vecchia fugge da un mendicante storpio stringendo una sacca di denari: rappresentazione allegorica dell'avarizia.
Macrosoggetto: Avari e prodighi.
Parole chiave: avarizia / Vecchiaia / umili vesti / sacca / denaro / uomo / stampelle / mendicante / veste verde / mani alzate.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XX.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: V cornice - Avari e Prodighi.
Note: L'iniziale rappresenterebbe l'Avarizia «in figura di una vecchia smunta, con una veste lacera, in piedi, che fugge stringendo il suo sacchetto gonfio di denari e contemporaneamente allunga un calcio vigoroso al mendicante storpio e malandato che le corre dietro» (L. Battaglia Ricci, Letture figurate: il caso del Dante Riccardiano-Braidense, cit., p. 127).
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c. 152v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXI), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Purificazione dell'anima e a seguire un terremoto.
Parole chiave: anima / anima purificata / veste rossa / camminare / mura / roccia / terremoto / voltarsi.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXI 55-60.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cornice - Avari e Prodighi.
Note: La scena intende riprodurre il momento in cui un'anima ormai purificata lascia il proprio luogo di penitenza («sì che surga o che si mova», v. 59). Si noti sullo sfondo l'edificio spaccato a metà posto sopra la roccia in frantumi come visualizzazione del terremoto.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un'anima purgante seduta.
Parole chiave: anima / anima purgante / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXI.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cornice - Avari e Prodighi.
Note: L'anima è la medesima dell'iniziale di testo. Ciò stabilirebbe un rapporto con la miniatura di testo, volendo rappresentare il momento precedente alla purificazione in cui l'anima è ancora seduta.
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c. 154v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), I, ornata istoriata; la persona rappresentata costituisce il corpo della lettera. Raro caso in cui l'iniziale di canto e quella di commento non coincidono.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / veste azzurra / cappuccio.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VI cornice - Golosi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti, come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 155r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XII), G, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: L'angelo della Giustizia cancella una P dalla fronte di Dante.
Parole chiave: Angelo della Giustizia / Dante / Dante di profilo / Dante inginocchiato / ali / tunica verde / tunica rossa / alzare la mano / alzare la testa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XII 1-6.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VI cornice - Golosi.
Note: L'illustrazione rappresenta Dante inginocchiato con il volto e un braccio rivolti verso l'alto intento a chiedere clemenza. A sinistra l'angelo della Giustizia che, con il piede sul capo del poeta probabilmente in segno di supremazia, e con in mano un oggetto non identificato, cancella sulla fronte del poeta una delle P che erano state tracciate alla porta del Purgatorio.
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c. 157v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), M, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: anima / anima purgante / veste rossa / mezzo busto / profilo / guardare in alto.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VI cornice - Golosi.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 158r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXII), M, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Donna seduta al banchetto che commette peccato di gola.
Macrosoggetto: Golosi.
Parole chiave: donna / copricapo [coroncina] / tunica rossa / banchetto / pane / bevanda / tavolo / tovaglia / bere / donna seduta / pasto / cibo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXII 49-66.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI cornice - Golosi.
Note: L'iniziale intende raffigurare il peccato di gola, per cui è illustrata una donna seduta a un banchetto intenta a divorare il pasto. L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di commento, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 160r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXIV), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Donna che beve del vino con in mano uno spiedo.
Macrosoggetto: Golosi.
Parole chiave: donna / donna seduta / copricapo [coroncina] / tunica rossa / bevanda / bere / spiedo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXIV.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI cornice - Golosi.
Note: Corrispondenza con l'iniziale di testo precedente: la medesima donna, non più illustrata accanto a un banchetto, è ora raffigurata seduta nell'atto di bere del vino con in mano uno spiedo. Anche qui dunque l'intento è di rappresentare il peccato di gola.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo.
Parole chiave: mezzo busto / veste rossa / chinare il capo / uomo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXIV.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VI cornice - Golosi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 162v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di donna.
Parole chiave: donna / copricapo [coroncina] / veste rossa / mezzo busto.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXV.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: VII cornice - Lussuriosi.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione della medesima donna ritratta nell'iniziale di testo non ha alcun rapporto con il testo; funge piuttosto da demarcatore strutturale, e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 163r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXV), O, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Donna seduta su un focolare ardente intenta a specchiarsi.
Macrosoggetto: Lussuriosi.
Parole chiave: donna / donna seduta / specchio / specchiarsi / lussuria / veste rossa / toccarsi i capelli / copricapo [coroncina] / roccia / fuoco / fiamme / paletti di legno.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXV.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII cornice - Lussuriosi.
Note: Le fiamme presenti nell'iniziale sono un chiaro riferimento ai vv. 112-124. Tuttavia, si distacca dal testo la donna seduta sopra il focolare ardente. La giovane indossa abiti lussuosi, ed è riprodotta nell'atto di specchiarsi in maniera piuttosto vanitosa (si noti ad esempio il gesto di toccarsi i capelli). L'illustrazione vorrebbe dunque rappresentare il peccato di lussuria e la relativa pena. Cfr. L. Battaglia Ricci, L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2763.
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c. 166r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXVI), M, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un chierico che tenta di adescare un giovane: rappresentazione allegorica del peccato di sodomia.
Macrosoggetto: Sodomiti.
Parole chiave: sodomiti / chierico / chierica / uomo / tunica rossa / tunica verde / lussuria / lussuriosi / sacca / denaro / mano / gamba.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXVI 67-81.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII cornice - Lussuriosi.
Note: Rappresentazione allegorica del peccato di sodomia: sulla destra un uomo, probabilmente un chierico, è raffigurato mentre tenta di adescare un giovane ponendogli la mano destra sulla gamba, quasi come se gli stesse spostando la veste, mentre nella mano sinistra gli porge una sacca con all'interno del denaro. Tuttavia quest'ultima, essendo un elemento iconografico riccorrente nel codice potrebbe anche indicare, in chiave allegorica, il peccato che sta per compiere.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), M, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due anime che si abbracciano: rappresentazione della pena inflitta ai sodomiti.
Macrosoggetto: Sodomiti.
Parole chiave: sodomiti / abbraccio / uomo / chierico / tunica rossa / tunica verde / chierica / lussuria.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXVI 25-36.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Muro di fuoco.
Note: I due personaggi rappresentati sono i medesimi dell'iniziale di testo. Viene qui illustrata la pena dei sodomiti, costretti a «basarsi una co(n) una / sança restar conte(n)te a breve festa». L'iniziale stabilisce un rapporto con quella di testo, creando una dialettica tra colpa e pena.
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c. 168v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), S, ornata animata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: mezzo busto di donna di profilo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / profilo / copricapo [coroncina] / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXVII.
Livello del testo: storie prime.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 169r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXVII), S, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Incoronazione di Dante da parte di Virgilio.
Parole chiave: corona / Dante / Virgilio / incoronazione / braccia incrociate / chinare il capo / tunica rossa / copricapo / tunica verde.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXVII 142-142.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: Rapporto con il testo: raffigurazione allegorica di Virgilio che incorona Dante sovrano di sé stesso («per ch'io te sovra te incorono e mitrio»); Dante posto di fronte al maestro china il capo e incrocia le braccia in segno di umiltà e approvazione.
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c. 171v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXVIII), V, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante e Virgilio davanti un libro.
Parole chiave: Dante / Virgilio / colloquio tra Dante e Virgilio / scrivere / calamo / libro / libro aperto / indicare / mano puntata / tunica rossa / tunica verde.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXVIII 139-141.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: L'iniziale raffigura Virgilio a sinistra mentre scrive su un libro, con la mano sinistra alzata, e Dante al suo fianco che indica la carta scritta. L'illustrazione alluderebbe ai versi danteschi in cui Matelda racconta dei poeti classici che scrissero nei loro versi l'età dell'oro.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), V, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / mezzo busto / profilo / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXVIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 174v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXIX), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Le sette virtù sul carro trainato dal grifone.
Macrosoggetto: Processione mistica.
Parole chiave: virtù / carro trionfale / grifone / sette donne / copricapo [coroncina] / roccia / rosso.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXIX 106-132.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: Rapporto abbastanza fedele con il testo: l'iniziale raffigura un carro dorato trainato da un grifone il quale «tendeva in sù l’una e l’altra ale» (v. 109). Si differenziano dal testo il colore del grifone e le sette donne, le quali si trovano nell'illustrazione sopra al carro e non fuori, come sostiene invece il testo dantesco. Queste ultime, in accordo con Lucia Battaglia Ricci, costituiscono due gruppi: uno, caratterizzato da tre donne che dovrebbero rappresentare le virù teologali, e l'altro le restanti quattro a indicare le virtù cardinali (L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2764).
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), C, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / profilo / mezzo busto / veste rossa / cappuccio.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXIX.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 177v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXX), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Apparizione di Beatrice a Dante e Matelda.
Macrosoggetto: Apparizione di Beatrice.
Parole chiave: Beatrice / Dante e Beatrice / indicare / apparizione / corona / ulivo / mantello verde / veste rossa / Dante / veste azzurra / copricapo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXX 28-39.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: Beatrice come nuova guida: nell'iniziale è illustrata Beatrice «sotto verde manto / vestita di color di fiamma viva» (vv. 32-33) e sul capo «cinta d'uliva» (v. 31). La donna è rappresentata mentre afferra con una mano il polso Dante e con l'altra indica in alto verso il Paradiso. Il poeta, qui inusualmente vestito di azzurro, è raffigurato al di fuori dell'iniziale, rivolto verso Beatrice, in procinto di seguirla.
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), Q, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di Beatrice.
Parole chiave: Beatrice / veste rossa / mantello verde / corona / ulivo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXX 31-33.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: L'iniziale rappresenta il mezzo busto di Beatrice, qui ritratta in modo analogo all'iniziale di testo: si noti la veste rossa, il mantello verde e sul capo la corona d'ulivo.
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c. 179v
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXXI), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Un chierico confessa un penitente.
Parole chiave: chierico / chierica / uomo / penitente.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXXI 37-39.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: Al di fuori dell'iniziale è raffigurato un chierico seduto mentre confessa un penitente, quest'ultimo ritratto all'interno dell'iniziale. Secondo L. Battaglia Ricci l'illustrazione rappresenterebbe la confessione di Dante a Beatrice (cfr. L'illustrazione del Dante Riccardiano-Braidense, p. 2765).
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Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), E, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di uomo di profilo.
Parole chiave: uomo / profilo / mezzo busto / anziano / barba / veste rossa.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXXI.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Rapporti extra-danteschi: Il miniatore ricorre al repertorio iconografico della tradizione giuridica, in cui abitualmente si visualizzavano concetti astratti,come vizi e virtù, espressi attraverso le illustrazioni, ed elementi decorativi come i mezzi busti umani, privi di rapporto con il testo.
Note: La raffigurazione non ha alcun rapporto con il testo, funge piuttosto da demarcatore strutturale e viene realizzata per garantire una simmetria estetica.
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c. 181v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), T, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Uomo che stringe tra le mani un libro.
Parole chiave: uomo / cristiano / fedele / veste azzurra / libro.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXXII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: L'iniziale di commento rappresenta un uomo che, sporto al di fuori della lettera, stringe tra le mani un libro, forse sacro. L'illustrazione si pone in rapporto dialettico con quella di testo: F. D'Arcais considera le due miniature come «rappresentazioni metaforiche dello stato della chiesa e il suo decorso», ciò suggerito anche dal commento di Iacopo della Lana (F. D'Arcais, Le miniature del Riccardiano 1005 e del Braidense AG.XII.2: due attribuzioni e alcuni problemi, in «Storia dell’arte» a. XXXIII 1978, pp. 105-114, a p.110). La miniatura tenterebbe dunque di rappresentare la condizione del popolo cristiano «lo quale è sudito e dé esser obediente alla ditta regolatione d'articuli della fe'» (v. 2).
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c. 182r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXXII), T, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Due ecclesiastici a un banchetto.
Parole chiave: presbiteri / tunica verde / tunica rosa / chierica / banchetto / coppa / Bibbia / tavolo / tovaglia / mensa / chiesa (edificio).
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXXII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: All'interno dell'iniziale sono rappresentati due ecclesiastici a un banchetto: sulla destra, poggiata sulla mensa, vi è una coppa per l'eucarestia; sulla sinistra invece potrabiblmente il testo sacro. F. D'Arcais considera questa miniatura e quella precedente, di commento, come «rappresentazioni metaforiche dello stato della chiesa e il suo decorso» (F. D'arcais, Le miniature del Riccardiano 1005 e del Braidense AG.XII.2, cit., p.110). In accordo con il commento, l'iniziale di canto rappresenterebbe la Chiesa «a la quale è comessa la amministratione delle cose sagre e l'ofitio d'amaestrare le regole e gl'articulli della fe' cristiana» (v. 2).
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c. 184v
Tipologia: Iniziale di commento (Purgatorio), D, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Mezzo busto di Dante di profilo.
Parole chiave: Dante / Dante di profilo / tunica verde / copricapo.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXXIII.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: L'uomo rappresentato nell'iniziale potrebbe identificarsi con Dante.
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c. 185r
Tipologia: Iniziale di canto (Purgatorio, XXXIII), D, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: L'imperatore trafigge con la spada due uomini seduti su un sepolcro.
Parole chiave: imperatore / re di Francia / pontefice / tunica papale / mitra / spada / scudo / aquila / gigli / tenda / Bibbia / armatura / corona / sepolcro.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio XXXIII 43-45.
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: Paradiso terrestre - Passaggio per le anime purgate.
Note: Rappresentazione di una profezia: al centro, di dimensioni maggiori rispetto agli altri due personaggi, è raffigurato il nuovo imperatore in armatura, con una corona sul capo e uno scudo con sopra disegnata un'aquila. Egli è rappresentato nell'atto di trafiggere con la spada i due uomini seduti sul sepolcro: a sinistra vi è il re di Francia, come suggerisce la veste ricoperta di gigli araldici, a destra invece vi è un pontefice vestito di rosso, con la mitra sul capo e tra le mani stretto a sé il testo sacro. La miniatura tenta di illustrare l'arrivo di un nuovo erede, per cui è necessario che i due poteri, temporale e spirituale, soccombano. D'altronde, come sostiene G. Inglese, «la purificazione della Chiesa e la restaurazione della Monarchia sono inscindibilmente legate: non può darsi l'una, senza l'altra» (D. Alighieri, Commedia. Purgatorio, revisione del testo e commento di G. Inglese, Roma, Carocci editore, 2016, p. 396).
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Bibliografia
Bibliografia manoscritto: Batines 1845-46, to. I p. 605 nr. 24, to. II p. 70 nr. 124; Petrocchi 1966, pp. 83-84 e 527; Roddewig 1984, p. 126 nr. 302; Bertelli 2007, p. 82 nr. 18; Boschi Rotiroti 2008, pp. 28-30 nr. 3; Censimento I, to. II pp. 754-755 (per ulteriore bibliografia si rimanda a quest'ultimo).
Autore/i della scheda (sezione MOL): Ciro Perna
Revisore/i della scheda (sezione MOL): Fara Autiero
Autore/i della scheda (sezione IDP): Benedetta Mastrullo; Matteo Mocerino
Revisore/i della scheda (sezione IDP): Chiara Fusco