CNMD/0000249980 Roddewig/234 Boschi Rotiroti/120 CCD/282
Manoscritto cartaceo, guardie cartacee; 1341-1343, data stimata; Firenze; cc. VII + 192 + III; numerazione moderna in cifre arabiche, in inchiostro, nel margine superiore esterno del recto delle carte (talvolta caduta per il cattivo stato di conservazione delle carte); numerazione moderna in cifre arabiche, a lapis, nel margine inferiore interno; bianche le cc. 65r-v.
Dimensioni: mm 296 x 230 (c.). Taglia: 526 (medio-piccola). Proporzione: 0.78.
Fascicolazione: 1/8, 2/10, 3/11, 4-6/10, 7/12, 8-9/10, 10/8, 11-13/10, 14-15/12, 16-18/10, 19/9. Al terzo fascicolo è aggiunta una carta (orig. quinione); l'ultimo fascicolo è mutilo di tre carte (orig. senione). Fascicolo prevalente: 5 bifogli (quinione).
Righe: rr. 2 / ll. 36-39.
Tecnica di rigatura: a colore.
Specchio rigato: 34 [207] 55 × 55 [84] 91.
Disposizione del testo: monocolonnare con commento a cornice irregolare (cc. 1r-151r); bicolonnare con commento a cornice irregolare (cc. 151v-152v, 161v-162v, 165v, 166v, 168r-170r, 172v-192v).
Richiami: al centro del margine inferiore.
Legatura: Assi in legno. Decorata oro, sul dorso «DANTE | COMMEDIA | CON ANNOTAZIONI».
Tipologia grafica: Mano 1: bastarda cancelleresca (Commedia, cc. 1r-96r; commento, cc. 1r-11v); Mano 2 (Andrea Lancia): bastarda cancelleresca (Commedia, cc. 96r-192v; chiose, cc. 11v-192v).
Storia del manoscritto: Codice verosimilmente esemplato a Firenze e fatto confezionare dal notaio fiorentino Andrea Lancia negli anni 1341-1343. Si tratta di una copia di lavoro; lo stesso Lancia commissionò, nella seconda metà del secolo, una copia a buono dell'opera destinata alla sua biblioteca domestica, in supporto membranaceo (Firenze, BR, Ricc. 1033). Alla c. Vr: «Ex libris Bibliothecae Conventus S. Michaelis Bertelde Clericorum Regolarium Theatinorum suppressi die 30 Augusti 1784 et nostrae Bibliothecae additis iussu Petri Leopoldi magni Etruriae ducis anno 1785». A c. 1r, nella parte centrale, timbro antico della Biblioteca del convento dei Teatini di San Michele Berteldi. Sulla controguardia anteriore, l'etichetta dell'attuale collocazione (presente anche sul dorso), l'indicazione della provenienza «Teatini» e quella della precedente segnatura magliabechiana. Timbri della Biblioteca Medicea Laurenziana alle cc. IVr, 1r, 173r.
Segnature antiche: Magl. Cl. VII 1229bis.
Nomi legati alla storia: Lancia, Andrea, possessore. Lancia, Andrea. Firenze. Biblioteca nazionale centrale di Firenze, possessore.
Data di entrata in biblioteca: 1785.
Osservazioni:
Scrittura e mani
Mano 1: progetto originario; Mano 2 (Andrea Lancia): inchiostro bruno evanido in più punti, progetto originario, patina linguistica fiorentina.
Descrizione interna
cc. 1r-64v
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Inferno ( ).
Incipit (Intitolazione): Lo giorno se n'andava e ll'aire bruno (c. 1r).
Explicit (Finit): E quindi uscimmo a riveder le stelle (c. 64v).
Osservazioni: acefala, parte da Inf., II 1.
cc. 67r-131v
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Purgatorio ( ).
Incipit (Intitolazione): Per chorrer miglior acque alza le vele (c. 67r).
Explicit (Finit): Puro et disposto a salir alle stelle (c. 131).
cc. 133r-192v
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Paradiso ( ).
Incipit (Intitolazione): La gloria di colui che tutte move (c. 133r).
Explicit (Finit): L'amor che muove il sole et l'altre stelle (c. 192v).
cc. 1r-11v
Altri nomi: Bambaglioli, Graziolo <ca. 1291-ca. 1342>, commentatore.
Titolo elaborato: Commento all'Inferno.
Incipit (Intitolazione): della prima parte nel qual fa proemio alla prima canti[ca] (c. 1r).
Explicit (Finit): disoneste e vane ricchezze e diletti temporali (c. 11v).
Osservazioni: Commento da Inf., I 67 a VII 96, misto ad altre chiose riconducibili alla mano di Andrea Lancia.
cc. 66r-v
Titolo elaborato: Proemio al Purgatorio.
Incipit (Intitolazione): Poi che l'autore ha trattato nella prima cantica (c. 66r).
Explicit (Finit): Nel XXX l'avenimento di Beatrice col precetto triunfo di qui alla fine del libro (c. 66v).
cc. 132r-v
Titolo elaborato: Proemio al Paradiso.
Incipit (Intitolazione): Poi che l'autore ae trattato nelle due precedenti cantiche della sua comedia (c. 132r).
Explicit (Finit): et così compie il primo canto (c. 132v).
cc. 11v-192v
Altri nomi: Lancia, Andrea, commentatore.
Titolo identificato: Chiose alla Commedia ( ).
Incipit (Intitolazione): dunque appare manifestamente che ciascuno che vive per appetito (c. 11v).
Explicit (Finit): et come poesia scritte et interpretate (c. 192v).
Osservazioni: chiose da Inf., VII 96 a Par., XXXIII 145.
Rubriche: volgari (lunghe).
Intitolazione
c. 67r
Purgatorio
Comincia la seconda cantica dove tratta di coloro che morirono in stato di correttione detto Purgatorio. Canto primo nel quale tratta della purgione della negligentia.
c. 133r
Paradiso
Comincia la terça cantica della gloria del paradiso. Canto primo prohemio di questa cantica.
Decorazione
Progetto decorativo unitario. Progetto completo.
Descrizione generale: iniziali di terzina semplici sporgenti; iniziali di canto filigranate in inchiostro bruno e semplici in inchiostro rosso; disegni a penna relativi alla geografia astronomica e dei regni.
Iniziali ornamentali: filigranate.
Attribuzione: Illustratore: anonimo. Origine: Firenze. Datazione: sec. XIV 1ª metà.
c. 5v
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema degli emisferi.
Parole chiave: emisfero / cerchio / polo / diametro / asse.
Rapporto testo-immagine: Inferno IV 67-69.
Glossa: [Che hemisperio di tenebre vincia], Hemisperio si è la metade della spera. Spera è la rotonditate del mondo volubile. Spera è una forma ritonda il cui centro è la terra da tutte parti igualmente chiusa. Dicono che questa spera non hae principio né fine però ch'è ritonda come circulo: donde cominci o donde finisca non è leggeri a comprendere, così dice Papia. Ma in astronomia si difenisce così: spera è passamento di circonferentia di mezo circulo tante volte afixa al diametro infino che regga al suo luogo è menata intorno intorno; cioè spera è uno tale tondo solido che si discrive da l'arco d'uno mezo circulo, arco menato d'intorno intorno secondo Euclide. Ma da Theodosio filosofo così si discrive: spera è uno continuo solido contenuto d'una superficie, nel cui mezo è uno punto dal quale tutte le linee menate a la circumferentia sono iguali, et quello punto è chiamato centro de la spera. Et la linea diritta che passa per lo centro, agiungendo le sue stremitadi alla circumferentia da ciascuna parte, è chiamata axe de la spera. Et li due punti che terminano l'axe sono appellati poli del mondo [...] (Lancia, Inf. IV 69).
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c. 17r
Tipologia: Diagramma: schema inferno.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema del basso inferno.
Macrosoggetto: Struttura dell'Inferno.
Parole chiave: cerchi / cerchi infernali / gironi / burrato.
Rapporto testo-immagine: Inferno XI 16-66.
Glossa: [...] Et però che a tre persone si fa ingiuria, al proximo, a sé e a Dio, sì sono tre li cerchi, di grado in grado maggiore, mezano, minore; e 'l minore si è più temibile e più tormentoso, però che quanto è minore tanto è più presso al centro d'inferno. Nel primo sono puniti quelli che fanno forza al proximo e ne' suoi beni: homicidi e guastatori etc. Nel secondo quelli che uccidono sé e guastano li suoi beni. E la ragione per la quale sono più aspramente puniti quelli del secondo circulo che quelli del primo si è questa, però che peccano più agramente: della ragione della caritade si è che l'uomo ami più sé e le sue cose che 'l proximo e li beni del proximo. Seguita dunque che colui che è homicidale di sé stesso e guastatore de' proprii beni più gravemente pecchi però che più si diparte dalla caridate, e però più gravemente è tormentato. Nel iii e nel più orribile cerchio sono puniti quelli che offendono la divina maestade e le cose della natura. Ed è ragione però che, con ciò sia cosa che Dio omnipotente creatore sia più excellente di tuti e più perfetto e sia l'ultimo fine al quale tutte le cose sono ordinate, chi Lui offende, o la natura ch'è sua figliuola, più fortemente si parte dalla caritade e dalla ragione. (Lancia, Inf. XI 16-51).
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Città di Dite - burrato.
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c. 24v
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema delle quattro età del mondo.
Parole chiave: cerchio / età della storia.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIV 94-99.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Note: Cerchio diviso in quattro parti, ognuna delle quali riporta una scritta relativa alle quattro età del mondo: «Asia regnum Babillonie incepit a Nino rege. Meridies: regnum cartaginensium incepit tempore Cole ducis, cum Cartago fuit hedificata. Occasus: regnum romanorum a Romulo incepit. Septemtrio: regnum Macedonie incepit ab Alexandro Magno» (cfr. Lancia, Inf. XIV 94-111).
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c. 30v
Tipologia: Diagramma: schema inferno.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema esemplificativo della struttura di Malebolge.
Parole chiave: cerchi infernali / cerchi.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVIII 1-18.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VIII cerchio (Malebolge) - Fraudolenti.
Note: Tracce di scrittura erasa; al centro: «Superbi, traditori, traditori, traditori».
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c. 33r
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema delle buche circolari dove sono confitti i simoniaci.
Macrosoggetto: Simoniaci.
Parole chiave: fonte battesimale.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIX 13-18.
Glossa: Fa sua comparatione a certi construtti li quali sono ne la chiesa di San Giovanni in Firenze ne quali alcuna volta l'anno sogliono stare li battezatori a batezare li fanciulli, la cui forma è così fatto. (Lancia, Inf. XIX 16-18).
Livello del testo: storie seconde.
Contesto interno: III bolgia - Simoniaci.
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c. 73v
Tipologia: Diagramma: schema purgatorio.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema dell'equidistanza dell'Equatore da Gerusalemme e dal purgatorio.
Parole chiave: cerchio / emisfero / Gerusalemme / montagna del Purgatorio.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IV 67-84.
Glossa: Come ciò sia etc. Fa sua spositione: l'una confessata, seguita l'altra esser vera. Dice dunque: ymagina Syon, cioè Ierusalem nella quale è il monte Syon, e questo monte di purgatorio in su la terra stare per tal modo che amendue abbiano uno orizonte, ma siano due hemisperii che fanno uno circulo, l'uno de' quali hemisperii contiene quella parte del cielo detta volgarmente Galasia, che male seppe caregiar Fetòn. Et qui tocca le oppinioni della Galasia, che alcuni chiamano la Via di san Iacopo, et la favola di Fetòn, scritta explicata di sopra, cantica prima canto xvii [...] (Lancia, Purg. IV 67-75).
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Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema del corso del sole nei due opposti emisferi.
Parole chiave: cerchi / oriente / occidente.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IV 55-75.
Glossa: [...] Che mal non seppe. E sogiugne: vedrai come a costui, cioè a questo monte di purgatorio, conviene che 'l sole da l'uno fianco, quando a colui, cioè al monte Syon, vada da l'altro fianco. Et ciò è aperto, però che se va da lato destro a Syon, conviene che per lo suo opposito vada dal sinistro al Paradiso terrestro, con ciò sia cosa che sieno oppositi. (Lancia, Purg. IV 67-75).
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c. 81v
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema del movimento delle stelle nei due emisferi.
Parole chiave: cerchi / stelle / orizzonte / emisfero.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio VIII 85-93.
Glossa: Ond'elli a me: «Le iiii chiare stelle» etc., cioè di là ne l'emisperio de' mortali; le iiii stelle che stamane vedesti sopra questo orizonte sono ora basse e queste tre sono là dove stamane vedesti quelle, però che alora era il principio del die e ora è il principio de la notte. (Lancia, Purg. VIII 91-93).
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c. 159r
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema del movimento rotatorio delle due corone di stelle concentriche.
Parole chiave: stelle / cielo stellato / Orsa maggiore / Orsa minore / cerchi.
Rapporto testo-immagine: Paradiso XIII 1-21.
Glossa: [...] Alla prima parte intendere, che è molto confusa, si è da sapere che li dottori d'astronomia trattando de l'ottava spera scrissoro vi differenze in quantitade ne' corpi delle stelle di quella spera, appellandole prima, seconda, terza, quarta, quinta e sexta differenza. Le magiori e più luminose stelle dicono prima differenza, e così per gradi discendono infino alla sexta, nella quale pongono le più piccole e più oscure, o vero nubilose. Le maggiori sono xv, le quali qui commemora l'autore e dice al lettore ritenga questa a mente. Poi procede a quelle del Carro che sono ne l'Orsa Minore appresso il polo di tramontana, che sono della seconda magnitudine. Poi procede a l'altre, dove dice: ymagini la bocca di quel corno, cioè le ii stelle grosse che sono ne l'Orsa Magiore appresso al detto polo, le quali sono de la seconda magnitudine, et facia di queste stelle due corone, et l'una esser ne l'altra, secondo questa figura. Et muovasi l'una ghirlanda contra l'altra come segnassi la prima ghirlanda partendo in tre per tre lettere, cioè a, b, c, et l'altra per altre tre, cioè d, e, f, sì che il d vada contra a l'a, b, c, con le sue due lettere e,f. Et ymagini l'una constellatione, cioè quelle prima stelle radiare ne l'altre e 'l canto mescolarsi insieme: avràe la figura posta per l'autore a significatione de' contemplativi con li sapientissimi. (Lancia, Par. XIII 1-12).
Livello del testo: storie seconde.
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c. 162v
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Croce formata dagli spiriti militanti per la fede.
Macrosoggetto: Spiriti militanti: la croce luminosa.
Parole chiave: croce / spiriti militanti / luce.
Rapporto testo-immagine: Paradiso XIV 100-102.
Glossa: Sì constellati etc. Come qui appare (Lancia, Par. XIV 100).
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cielo (Marte) - Spiriti militanti.
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c. 167v
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema del dado come metafora contro i colpi della fortuna.
Parole chiave: tetragono / dado / fortuna.
Rapporto testo-immagine: Paradiso XVII 19-24.
Contesto interno: V cielo (Marte) - Spiriti militanti.
Rapporti con la tradizione dantesca: Tetragono apo li geometrici è una figura che ha iiii facce iguali sì ch'è composta di iiii linee così a guisa di uno dado, che comunque tu il getti sta fermo perché hae tanto di lungo quanto di largo quanto di spesso (Lancia, Par. XVII 24).
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c. 185v
Tipologia: Diagramma: altro.
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: sec. XIV - XIV.
Soggetto: Schema dello zodiaco.
Parole chiave: zodiaco / emisfero / orizzonte / zenit / Sole / Luna.
Rapporto testo-immagine: Paradiso XXIX 1-1.
Glossa: [...] Quant'è dal punto ch'ha il cenith in Libra. Cenith è quel punto nel cielo, o in Libra o in altro segnale, il quale è diritamente sopra 'l capo d'alcuno che sia in terra. Infino che l'uno e l'altro, cioè il Sole e la Luna, di quel cinto de l'orizonte cambiando hemisperio, cioè che 'Sole sale nel nostro hemisperio e la Luna va ne l'emisperio di sotto a noi, si dilibera, ch'è in pochissimo tempo, tanto etc. Dice dunque che questo tempo fue tanto poco quanto tempo il cielo sta in istato quando si parte dal cenith d'alcuno segnale, cioè dal punto che ha retta linea sopra 'l capo nostro quando il Sole è in Ariete e la Luna nel suo oposito, cioè in Libra. Verbi gratia in exemplificatione Aries è col suo primo grado in levante et in esso è il Sole, in ponente è il primo grado di Libra e in esso è la Luna, sì che 'l Sole sale col suo segnale e l'oposito segnale altrettanto scende. Il Zodiaco hae ccclx gradi e tutto il Zodiaco col fermamento si volge, e 'l fermamento si volge tra die e notte per tutti li detti ccclx gradi, ciascuno segnale c'ha xxx gradi in ccclx parti. E vedi quanto poco di tempo prenderàe uno grado del segnale d'Ariente a salire sopra il nostro hemisperio ch'era di sotto, e Libra a discendere ne l'altro ch'era di sopra. Ogni ora hae xv gradi del segno. Dice che cotanto tempo tacée Beatrice ridente e riguardante nella deitade. (Lancia, Par. XXIX 1).
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Bibliografia
Bibliografia manoscritto: Batines 1845-46, vol. II, pp. 59 nr. 103, 346 nr. 572; Esposizione dantesca, p. 63 nr. 130; Rocca 1891, pp. 51 nr. 1, 352 n. 1; Catalogo mostra Laurenziana, p. 52 nr. 200; Ceresi 1965, p. 22 nr. 29; Mostra di codici, p. 68 nr. 88; Petrocchi 1966-67, p. 521; Roddewig 1984, pp. 101-102 nr. 234; Banchi/Stefanin 1998, p. 40 nr. 31; Graziolo Bambaglioli 1998, pp. XCVII-XCVIII; Pomaro 2001, p. 1065; Bellomo 2004, p. 119 nr. 19, p. 310 nr. 1; Boschi Rotiroti 2004, p. 124 nr. 120; Bertelli 2007a, p. 85 nr. 31; Cursi 2007, pp. 33-58; Censimento I, pp. 692-693 nr. 282 (anche per ulteriori rinvii bibliografici).
Autore/i della scheda (sezione MOL): Imma Petito
Autore/i della scheda (sezione IDP): Imma Petito