Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Strozzi 153
CNMD/0000250025   Roddewig/205   Boschi Rotiroti/109   Bertelli 2011/21
Manoscritto membranaceo, guardie miste; membranacee antiche le cc. IV-V e I'-II'; cartacee moderne le cc. I-III e III'-V'; sec. XIV, 2° quarto, data stimata; Firenze; cc. V + 90 + V; numerazione moderna a matita in cifre arabiche nel margine superiore esterno comprendente anche le guardie antiche (segnate 1, 2, 3 le prime tre carte di guardia e 93bis la c. I'); numerazione moderna in inchiostro nero in cifre arabiche nel margine superiore esterno delle cc. 34, 64 e 93 (segnata 90); bianca la c. 63v, originariamente bianche le cc. 33v e 93v.
Dimensioni: mm 352 x 244 (c.). Taglia: 596 (medio-piccola). Proporzione: 0.69.
Fascicolazione: 1-3/10 (Inf.); 4-6/10 (Purg.); 7-9/10 (Par.). Cesura di fascicolo tra le cantiche. Fascicolo prevalente: 5 bifogli (quinione).
Righe: rr. 43 / ll. 42. Tecnica di rigatura: a secco con tracce di colore (Derolez nr. 41). Specchio rigato: 21 [274] 57 × 27 [73 (21) 73] 50.
Disposizione del testo: bicolonnare con iniziali di terzina sporgenti.
Richiami: al centro del margine inferiore.
Legatura: Assi in cartone. Coperta in carta. dorso in cuoio.
Tipologia grafica: Mano 1 (Copista principale del Cento): bastarda cancelleresca tipo "Cento" (Commedia, cc. 4r-93r); Mano 2: mercantesca (annotazioni, cc. 4v-5r).
Storia del manoscritto: Manoscritto verosimilmente esemplato a Firenze nel secondo quarto del sec. XIV e appartenente al gruppo codicologico del "Cento". Al copista, conosciuto come Copista principale del Cento (POMARO 2007, pp. 269-79; BERTELLI 2011, pp. 84-85) si devono altre 19 copie della Commedia (Belluno, BL, 35; Eton, CL, MS 112; Firenze, BML, Plut.40.14; Firenze, BML, Strozzi 149; Firenze, BML, Strozzi 150; Firenze, BML, Strozzi 151; Firenze, BML, Strozzi 152; Firenze, BNCF, Naz. II. IV.587; Firenze, BNCF, Tordi 567; Firenze, BR, 1010; Firenze, BR, 1048; Genève, BPU, Comites Latentes 316; La Spezia, AND, Frammenti danteschi; Madrid, BNE, VITR/23/3; Milano, BT, 1077; Milano, BNB, AC. XIII.41; New York, ML, MS M.289; Siena, BDM, Frammenti danteschi; Venezia, MCC, C.2470/VII.4), una copia della Vita nova e rime antiche (Città del Vaticano, BAV, Chig.L.VIII.305) e una raccolta di statuti fiorentini (Firenze, ASF, Statuti del Comune di Firenze, 5). A c. IIIr (c. 1r), disegno di una mano aperta e indicazioni, in inchiostro rosso e blu, in mercantesca coeva o di poco posteriore attraverso le quali è possibile calcolare la Pasqua a partire dall'anno 1339 («Per questa sovraschritta man si può trovare la ragione della Pasqua in questo modo […]»); nel margine superiore esterno la parola «Geson» in inchiostro nero. A c. IIIv (c. 1v) la stessa mano, in inchiostro rosso e blu, riporta il calendario e le regole per il calcolo della Luna relativamente agli anni 1341-1350. A c. Vr (c. 3r) una mano risalente ai secc. XV ex.-XVI in. riporta il sonetto «Se altri d'amor già mai si dolse o dole» firmato «Andreas Magnianimis». A c. Vv (c. 3v) probabilmente la stessa mano riporta un distico nella parte superiore della carta («Hos ego si totiens ad marmora luctus») e un'ottava di Francesco de' Medici («Fra tutte l'altre tue victorie Amore») firmata "A. R. N. R.". A c. 33v disegno dei segni dello Zodiaco risalente al sec. XV (secondo CIARDI DUPRÉ 1977, pp. 114-15, il disegno risalirebbe al 1315 e sarebbe opera del senese Memmo di Filippuccio). A c. 93v disegno di due mani e indicazioni in rosso e in blu della stessa mano delle cc. IIIr-v con indicazioni per il calcolo del primo giorno del mese a partire dal 1341. A c. I'r (c. 93bis) ancora un metodo per calcolare la Pasqua in riferimento al 1344, di mano mercantesca diversa dalla precedente. A c. II'r (c. 94r) segnalazione dell'apparizione di una cometa nell'anno del 1456 di mano di «Iacopo Magnani (?)». Sotto, di altra mano, altre annotazioni. A c. II'v (c. 94v) ancora altre annotazioni incolonnate. Il codice ha fatto parte della collezione di Carlo Strozzi; a c. IIr, al di sotto dell'antica segnatura (241), indicazioni sul contenuto del manoscritto e, nel margine inferiore: «Del Senatore Carlo di Tommaso Strozzi | 1670». Timbri della Biblioteca Medicea Laurenziana alle cc. IIIr, 33r, 93v.
Segnature antiche: 241.
Nomi legati alla storia: Strozzi, Carlo <1587-1670>, possessore. Pacino di Bonaguida <sec. 14. 1. metà>. Firenze. Copista Principale del Cento <fl. 1326-1350>, copista.
Osservazioni:
Scrittura e mani: Mano 1 (Copista principale del Cento): inchiostro nero, progetto originario, patina linguistica fiorentina; Mano 3: aggiunta a progetto originario.
Descrizione interna
cc. 4r-33r
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Inferno ( ).
Incipit (Intitolazione): Nel meçço del cammin di nostra vita (c. 4r).
Explicit (Finit): Et quindi uscimo a riveder le stelle (c. 33r).
 
cc. 34r-63r
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Purgatorio ( ).
Incipit (Intitolazione): Per correr miglior acque alça le vele (c. 34r).
Explicit (Finit): Puro et disposto a salire alle stelle (c. 63r).
 
cc. 64r-93r
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Paradiso ( ).
Incipit (Intitolazione): La gloria di colui che tutto move (c. 64r).
Explicit (Finit): L'amor che muove 'l sole et l'altre stelle (c. 93r).
 
Rubriche: volgari (lunghe).
Intitolazione
c. 1r
Opera, Inferno
Incomincia la Commedia di Dante Alleghieri di Firençe nella quale tracta delle pene et punimenti de' vitii et de' meriti et premii delle virtù. Canto I della prima parte la qual si chiama Inferno. Nel quale l'autore fa prohemio a tucta l'opera.
c. 34r
Purgatorio
Comincia la seconda parte della Commedia di Dante Alleghieri di Firençe nella quale si purgano li conmessi peccati et viçii de' quali l'uomo è confesso et pentuto con animo di satisfaçione et contiene XXXIII canti. Qui nel primo canto sono quelli che sperano di venire quando che sia alle beate genti.
c. 64r
Paradiso
Comincia la terça cantica della Commedia di Dante Alleghieri di Firençe chiamata Paradiso nella quale tracta de' beati et della celestiale gloria et de' meriti et premii de' santi et dividesi in nove parti sì come l'Inferno. Canto primo nel cui principio l'autore prohemiça alla sequente cantica et sono nello elemento del fuocho et Beatrice solve a l'autore una questione. Nel qual canto l'autore promette di tractare delle cose divine invocando la sciença poeticha cioè Apollo Idio di sapiença.
Decorazione
Progetto decorativo unitario. Progetto completo.
Descrizione generale: Iniziali di terzina semplici toccate di giallo. Iniziali di canto filigranate. Iniziali di cantica istoriate accompagnate da fregio decorativo
Iniziali ornamentali: filigranate. Alternate, in rosso con filamenti blu e in blu con filamenti rossi.
Fregio ornamentale: presente. Fogliaceo, che si diparte dalle iniziali di cantica.
Attribuzione: Illustratore: della bottega di Pacino di Bonaguida (attribuito). Origine: Firenze. Datazione: sec. XIV 2° quarto.
c. 4r
Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Iniziale di cantica (Inferno), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Virgilio spiega a Dante il percorso ultraterreno.
Macrosoggetto: Apparizione di Virgilio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / colle / parlare / colloquio tra Dante e Virgilio / spiegare / mostrare.
Rapporto testo-immagine: Inferno I 64-135.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
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c. 34r
Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Iniziale di cantica (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Dante e Virgilio nella navicella.
Macrosoggetto: Navicella dell'ingegno.
Parole chiave: Dante / Virgilio / navicella / ossequio / imbarcazione / indicare / mare / mani giunte.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio I 1-3.
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c. 64r
Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Iniziale di cantica (Paradiso), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Beatrice scioglie i dubbi di Dante mentre ascendono al cielo.
Macrosoggetto: Ascesa dall'Eden al paradiso.
Parole chiave: Dante / Beatrice / ascensione / ossequio / parlare / spiegare / umiltà / braccia incrociate.
Rapporto testo-immagine: Paradiso I 82-141.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Eden.
Note: In altri codici riconducibili alla bottega di Pacino di Bonaguida (e non solo), Beatrice indica la volta celeste, non rappresentata in questa illustrazione.
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Stemma: C. 4r. Eraso.
Bibliografia
Bibliografia manoscritto: Batines 1845-46, to. II, pp. 25-26 nr. 32; Petrocchi 1966-67, vol. I, p. 518; Ciardi DUPRÉ 1977, pp. 114, 118; Roddewig 1984, p. 88-89, nr. 205; Boschi Rotiroti 2004, pp. 18, 45, 47, 77-78, 82, 84, 123 nr. 109, 157; Pasut 2006, pp. 396, 400; Pasut 2006bis, pp. 119-20; Pomaro 2007, pp. 270, 272, 274; Pasut 2008, pp. 43, 57, 60; Bertelli 2011, pp. 21, 24, 31, 50, 84-85, 332, 359-61 nr. 21 (anche per altri rinvii bibliografici); Tonello 2018, pp. 245-48.
Autore/i della scheda (sezione MOL): Ciro Perna, Fara Autiero
Autore/i della scheda (sezione IDP): Fara Autiero