Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat.lat.3199
CNMD/0000278065   Roddewig/632   Boschi Rotiroti/47
Manoscritto membranaceo, guardie miste; membranacee cc. I-VI; cartacea I'; sec. XIV, metà, data stimata; Toscana; cc. VI + 80 + I; numerazione in cifre arabiche nel margine superiore esterno; le carte di guardia anteriori, dalla II alla VI, sono numerate rispettivamente a, a/1, b, c, d; la prima carta di guardia non è numerata; bianche le cc. 26, 52v, 78v e 79v.
Dimensioni: mm 361 x 246 (c.). Taglia: 607 (medio-piccola). Proporzione: 0.68.
Fascicolazione: 1-2/8, 3/10 (Inf.); 4-5/8, 6/10 (Purg.); 7-8/8, 9/10 (Par.); 10/2. Cesura di fascicolo tra le cantiche. Fascicolo prevalente: 4 bifogli (quaternione).
Righe: rr. 49/ ll. 48. Tecnica di rigatura: a mina di piombo. Specchio rigato: 26 [256] 79 × 38 [70 (18) 69] 51.
Disposizione del testo: bicolonnare con iniziali di terzina sporgenti.
Richiami: al centro del margine inferiore.
Legatura: Assi in cartone. Coperta in pergamena.
Tipologia grafica: Mano 1 (Copista di Vat): bastarda su base cancelleresca (Commedia, cc. 1r-78r); Mano 2: bastarda su base cancelleresca (Carme Ytalie iam certus honos, c. dv); Mano 3 (Francesco Petrarca): littera textualis semplificata (chiosa latina, c. 1v); Mano 4 (Bernardo Bembo): corsiva umanistica (Verso di Properzio, c. IVr, Terzina, c. 65v, Epitaffi e stemma, c. 80v); Mano 5: corsiva umanistica (chiose volgari, cc. 5v, 18r, 22r, 47v); Mano 6: littera textualis semplificata (chiose volgari, cc. 33r, 35v, 36v, 40v-41v, 44v, 49v, 50v). Al Copista di Vat sono da ricondurre altre sei copie della Commedia: Città del Vaticano, BAV, Barb.lat.3644; Chantilly, BdC, Ms 597; Firenze, BML, Plut.40.13; Firenze, BNCF, Banco Rari 330; Firenze, BR, 1012; Venezia, BNM, It.Z.55. Bernardo Bembo traccia anche lo stemma degli Alighieri a c.80v, con le indicazioni dei colori di ogni sezione.
Storia del manoscritto: Manca la sottoscrizione del copista e non sono presenti note di possesso. Codice verosimilmente posseduto da Petrarca, forse donatogli da Boccaccio; poi passato nelle mani di Bernardo Bembo. Alla sua morte, passò al figlio Pietro e, nel 1582, Fulvio Orsini acquistò il manoscritto da Torquato Bembo. Alla sua morte, per legato testamentario, il codice venne acquisito dalla Biblioteca Vaticana. A c. ar, di mano moderna, la segnatura del codice al centro della carta. Nel margine esterno di c. av è applicata una carta velina che riproduce le ultime quattro linee del testo della c. 84r del codice Firenze, BML, Plut.38.17, copia autografa di Boccaccio delle Commedie di Terenzio, così come avverte una nota a matita sulla stessa carta velina dove una mano recenziore, in corsiva, scrive «Fac-simile del Terentius della Laurenziana di mano del Boccaccio». La c. a1 è costituita da un lembo di pergamena lungo e stretto (mm. 355 × 33) che mostra tracce di scrittura quattrocentesca, in rima di area veneta. A c. br, nel margine superiore, di mano di Bernardo Bembo: «Invidiam qui habet non solet esse dives» (Elegiarum, II XXV, v. 34). Sempre a c. br, il bibliotecario Lorenzo Alessandro Zaccagni (1652-1712) scrive: «Dante, Le poesie, scritto di mano del Boccaccio, una epistola sua in verso latino diretta al Petrarca, con la mano d’esso Petrarca in alcuni luoghi, in folio. Ful. Vrs», e più in basso: «ricuperato dì 14 8bre 1815. Dalla Biblioteca Parigina. Angeloni, Frusinate». A c. cr, su una cedolina cartacea, una mano ottocentesca scrive in francese: «Ces notes manuscrites imputées à Petrarque sont très incertes et très peu nombreuses. A la fin du volume on trouve, 1° une note en latin sur la date de la publication du poëme du Dante et sur celle de sa mort. 2° Les Portraits du Dante et de Petrarque à la plume, sur papier encadré. 3° Deux épi-taphes latines pour le Dante, et ses armoiries. Epitaphe latine pour Petrarque. Epitaphe latine pour A. Seneque» («Questi appunti manoscritti attribuiti a Petrarca sono molto incerti e molto poco numerosi. Alla fine del volume troviamo 1° Un appunto in latino sulla data di pubblicazione del poema del Dante e su quella della sua morte. 2° I ritratti del Dante e di Petrarca a penna, su foglio incorniciato. 3° Due epitaffi latini per il Dante e i suoi stemmi. Epitaffio latino per Petrarca. Epitaffio latino per A. Seneca»). A c. I', Franz Ehrle, prefetto della Biblioteca Vaticana, scrive: «Il sottoscritto attesta d’aver trovato il 14 Febbraio 18novanta cinque nel codice Vaticano 3199: 1) quadro fogli, uno di carta e tre di pergamena, segnati a, b, c, d; più una striscia di pergamena segnata aI . – Sul dorso del f. a si trova un pezzo di carta trasparente con un facsimile di 20II di larghezza e 7II di altezza. Sul f. c’è un pezzo di carta di 15II di altezza e 6 1/2II di larghezza con alcune note, le quali cominciano: en tete, e finiscono: pour A. Seneque. 2) ottanta fogli interi di pergamena, numerati con numeri arabi. Sul f.80 si veggono due ritratti di Dante e Petrarca sopra un foglio di carta di 30I/2II x 23II». Timbri della Bibliothèque nationale de France a cc. dv, 1r e 80v, in inchiostro rosso: testimonianza del fatto che il codice è stato confiscato dai francesi e poi recuperato il 14 Ottobre 1815. Timbri della Biblioteca Apostolica Vaticana a cc.dv, 1r e 80v, in inchiostro nero.
Nomi legati alla storia: Bembo, Pietro cardinale <1470-1547>, possessore. Orsini, Fulvio <1529-1600>, possessore. Bembo, Torquato 1525-1595, possessore. Petrarca, Francesco <1304-1374>, possessore. Boccaccio, Giovanni <1313-1375>. Bembo, Bernardo <1433-1519>, possessore. Copista di Vat <fl. 1326-1375>, copista.
Data di entrata in biblioteca: 1815.
Osservazioni:
Scrittura e mani: Mano 1 (Copista di Vat): inchiostro bruno, progetto originario; Mano 2: inchiostro bruno, progetto originario; Mano 3 (Francesco Petrarca): inchiostro bruno, aggiunta a progetto originario. A questa mano Vattasso, Petrucci, ed in seguito Pulsoni, riconducono anche le postille di cc. 38v e 46r; Mano 4 (Bernardo Bembo): inchiostro bruno, aggiunta a progetto originario. A questa mano Breschi riconduce anche le postille di cc. 12r, 23r, 28r, 42r; Mano 5: inchiostro bruno, aggiunta a progetto originario. Secondo Breschi sarebbe la mano di Pietro Bembo; Mano 6: inchiostro bruno, aggiunta a progetto iniziale. Da ricondurre, secondo Breschi, tutte alla mano di Boccaccio (ma tale attribuzione è da escludere per ragione di ordine paleografico). Delle postille elencate, quelle di cc. 36v, 44v, 49v e 50v, secondo Bertelli, sembrerebbero della stessa mano anonima che copia il Carme a c.dv. Infine, Breschi attribuisce a Boccaccio anche le postille di cc. 38v e 46r, contro l'attribuzione a Petrarca proposta da Vattasso, Petrucci e Pulsoni.
Descrizione interna
c. VIv
Autore: Boccaccio, Giovanni <1313-1375>.
Titolo identificato: Ytalie iam certus honos ( ).
Incipit (Intitolazione): Ytalie iam certus honos cui tempora lauro (c. VIv).
Explicit (Finit): Equirites et magne vale decus urbis et orbis (c. VIv).
 
cc. 1r-25v
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Inferno ( ).
Incipit (Intitolazione): Nel meço del camin di nostra vita (c. 1r).
Explicit (Finit): Et quindi uscimmo a riveder le stelle (c. 25v).
 
cc. 27r-52r
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Purgatorio ( ).
Incipit (Intitolazione): Per correr millior acqua alza le vele (c. 27r).
Explicit (Finit): Puro et disposto a salire a le stelle (c. 52r).
 
cc. 53r-78r
Autore: Alighieri, Dante <1265-1321>.
Titolo identificato: Commedia. Paradiso ( ).
Incipit (Intitolazione): La gloria di colui che tutto move (c. 53r).
Explicit (Finit): L'amor che move 'l sol et l'altre stelle (c. 78r).
 
c. 80v
Titolo elaborato: Epitaffio per Dante.
Incipit (Intitolazione): Iura Monarchie (c. 80v).
 
c. 80v
Titolo elaborato: Epitaffio per Petrarca.
Incipit (Intitolazione): Frigida Francisci lapis hic tegit ossa Petrarcae (c. 80v).
Explicit (Finit): Ossaque iam terris caeli requiescat in arce (c. 80v).
 
c. 80v
Titolo elaborato: Epitaffio per Seneca.
Incipit (Intitolazione): Cura labor meritum sumpsi pro munere honores (c. 80v).
Explicit (Finit): Namque animam reddimus ossa tibi (c. 80v).
 
c. 80v
Titolo elaborato: Epitaffio per Dante.
Incipit (Intitolazione): Exigua tumuli Dantes hic sortes iacebas (c. 80v).
Explicit (Finit): Hoc tibi quem imprimis hae coluere dedit (c. 80v).
 
Rubriche: latine (lunghe).
Intitolazione
c. 1r
Opera, Inferno
Incipit prima cantica comedie excellentissimi poete Dantis Alaghertij florentini continens cantus trigintaquatuor. Incipit primus cantus in quo proemizatur ad totum opus.
c. 27r
Purgatorio
Incipit secunda cantica comedie Dantis alagherij continens cantus XXXIII. Incipit primus cantus.
c. 53r
Paradiso
Incipit primus cantus tertie cantice comedie Dantis continentis cantus trigintatres.
Finit
c. 78r
Paradiso, Opera
Explicit Comedia preclari poete Dantis Alagherij florentini.
c. 25v
Inferno
Explicit prima cantica comedie Dantis.
c. 52r
Purgatorio
Explicit secunda cantica comedie.
Decorazione
Progetto decorativo unitario. Progetto completo.
Descrizione generale: Si registrano iniziali di terzina semplici, sporgenti e ritoccate in oro, dal corpo leggermente più grande delle lettere del testo. Le iniziali di ogni canto appaiono ornate e foliate, di colore blu, rosa e rosso in campo oro. Le iniziali di ciascuna cantica sono abilmente figurate. Il fregio, nelle carte incipitarie, mostra motivi floreali, in rosa, verde e blu. Di grandissima bellezza esecutiva è quanto illustrato a c.80r, su cui è stata apposta una carta contenente i ritratti a penna di Dante e Petrarca, raffigurati in piedi con i libri aperti in mano
Iniziali ornamentali: ornate foliate.
Fregio ornamentale: presente. Il fregio incipitario dell'Inferno (c.1r) presenta, lungo il margine interno, in alto, una maschera umana, al centro, un drago di colore verde e, in basso, un personaggio nudo in posa atletica. Il fregio incipitario del Purgatorio (c.27r) presenta, lungo il margine superiore, una figura maschile che sostiene con la bocca un'appendice del fregio; lungo il margine interno, un teschio alla base della iniziale incipitaria e, ancora più in basso, una maschera grottesca. Lungo il margine inferiore, si affrontano con spade e scudi due figure ibride, una femminile, a sinistra, e una maschile, a destra, con il busto nudo ed il resto del corpo a forma di coda di pesce, con due ali spiegate all'altezza dei fianchi. Infine, il fregio incipitario del Paradiso (c. 53r) mostra, lungo il margine superiore, tre clipei, raffiguranti da sinistra verso destra una santa, un diacono con libro e penna e un vescovo. Lungo il margine interno, vi è una personaggio maschile, dalla presenza quasi demoniaca, tonsurato e con le orecchie a punta, nell'atto di stringere fra i denti una freccia rossa e, con il piede, tendere verso il basso la corda di un arco verde. Infine, sulla destra del margine inferiore, spicca il volto di una figura animalesca dall'espressione sommessa.
Attribuzione: Illustratore: Maestro del Dante di Petrarca (attribuito). Origine: Italia centrale. Datazione: sec. XIV 2° quarto.
Istruzioni al miniatore: presenti.
c. 1r
Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Iniziale di cantica (Inferno), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Virgilio spiega a Dante il percorso ultraterreno.
Macrosoggetto: Dante nella selva / Apparizione di Virgilio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / selva / parlare / colloquio tra Dante e Virgilio / tenersi la mano.
Rapporto testo-immagine: Inferno I 91-135.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
Rapporti con la tradizione dantesca: Dante e Virgilio si tengono la mano anche nell'iniziale dell'Inferno di Milano, BT, Triv.1077 e di Berlin, SB, Ham.202, codici miniati dalla bottega pacinesca.
Note: Contrariamente al testo, Virgilio e Dante si prendono per mano, azione che avverrà solamente nel canto III.
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Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Fregio animato (drôlerie); margine interno.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Note: In alto, una maschera umana, al centro, un drago di colore verde e, in basso, un personaggio nudo in posa atletica.
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c. 27r
Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Iniziale di cantica (Purgatorio), P, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Virgilio cinge Dante con un giunco.
Macrosoggetto: Apparizione di Catone / Purificazione nell'antipurgatorio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / giunco / Catone / rito di purificazione.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio I 94-135.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Spiaggia purgatoriale.
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Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Fregio animato (drôlerie); margine interno.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Note: In alto, una figura maschile che sostiene con la bocca un'appendice del fregio; scendendo, un teschio alla base della iniziale incipitaria e, più in basso, una maschera grottesca.
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Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Fregio animato (drôlerie); margine inferiore.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Note: Si affrontano, con spade e scudi, due figure ibride (a sinistra, una femminile, a destra, una maschile) con il busto nudo e il resto del corpo a forma di coda di pesce, con due ali spiegate all'altezza dei fianchi.
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c. 53r
Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Iniziale di cantica (Paradiso), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Cristo adorato dalla Vergine e due santi.
Macrosoggetto: Cristo benedicente.
Parole chiave: cherubini / serafini / Maria / santi del Paradiso.
Rapporto testo-immagine: Paradiso I 1-3.
Note: Il soggetto dell'iniziale interagisce con quello del fregio.
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Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Fregio istoriato; margine interno.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Soggetto: Beatrice mostra Cristo a Dante mentre ascendono al cielo.
Macrosoggetto: Ascesa dall'Eden al paradiso.
Rapporto testo-immagine: Paradiso I 43-63.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Eden.
Rapporti con la tradizione dantesca: Un simile schema iconografico, dove il fregio interagisce con la iniziale incipitaria, è presente in Firenze, BML, Plut.40.12; in Firenze, BML, Plut.40.13, dove Beatrice non tende semplicemente la mano a Dante, ma i due si avvolgono in un abbraccio nell'atto di ascendere al cielo; inoltre, anche in Città del Vaticano, BAV, Barb.lat.4117, lo schema iconografico muta di poco, mostrando Beatrice in piedi e Dante al suo fianco inginocchiato.
Note: Il soggetto del fregio interagisce con quello dell'iniziale. Inoltre Dante ha sul capo una corona poichè in Purgatorio 27 Virgilio lo ha incoronato.
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Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Fregio animato; margine superiore.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Note: Le figure nei tre clipei sono probabilmente da identificare con Maria, san Giovanni Battista e san Giovanni Evangelista (PASUT 2006bis, p. 137).
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Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Fregio animato (drôlerie); margine interno.
Tecnica esecutiva: tempera.
Note: Uomo nudo, dalla presenza quasi demoniaca, tonsurato e con le orecchie a punta; tra i denti ha una freccia rossa, mentre con il piede tende verso il basso la corda di un arco verde.
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c. 80r
Tipologia: Disegno, intercolumnio.
Tecnica esecutiva: disegno acquerellato a inchiostro.
Soggetto: Dante e Petrarca.
Macrosoggetto: Dante autore.
Parole chiave: Dante / Petrarca / libro / corona / cultura.
Istruzioni al miniatore: Posizione: Lungo il margine superiore, al di sopra delle figure e lungo il margine inferiore, nell'angolo sinistro e destro. Trascrizione: Margine superiore: 'la figgura' e '1/2', ripetuto due volte. Margine inferiore: '1/4', ripetuto due volte.
Note: Al di sotto di ogni figura, si leggono i nomi dei due poeti, in corsiva umanistica e, poco visibili, anche in capitale.
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Stemma: C. 1r. Al centro del margine inferiore, stemma deteriorato, sorretto da una coppia di figure alate. Sembra essere uno scudo, diviso diagonalmente da una barra in oro, in campo azzurro. C. 1r. Al centro del margine superiore, stemma di dimensioni più piccole ed ugualmente deteriorato. C. 27r. Nel margine esterno, stemma deteriorato, di cui si può notare il piccolo particolare di una stella a otto punte nell'angolo destro dello scudo. C. 53r. Al centro del medaglione inserito nel margine inferiore, stemma deteriorato, attorniato da cinque figure di fanciulli. C. 80v, Alighieri. Stemma della famiglia Alighieri, non concluso. Al suo interno, Bernardo Bembo scrive i colori di ogni sezione.
Bibliografia
Bibliografia manoscritto: Billanovich 1949, pp. 45-144; Roddewig 1984, pp. 270-71 nr. 632; Pomaro 1986, pp. 343-74; Vandelli 1989, pp. 145-61; Pulsoni 1993, pp. 155-208; Pulsoni 1999, pp. 735-49; Ciociola 2001, pp. 174-99; Miglio 2001, pp. 295-323; Boschi Rotiroti 2003, pp. 131-37; Boschi Rotiroti 2004; Pasut 2006bis, pp. 115-47; Bertelli 2011, pp. 80-83; La tradizione e il testo, pp. 1-111; Breschi 2013, pp. 247-53; Breschi 2014, pp. 95-117; Tonello 2018, pp. 105-43.
Autore/i della scheda (sezione MOL): Mariangela Palomba
Autore/i della scheda (sezione IDP): Mariangela Palomba