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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, 313 (Dante Poggiali)
CNMD/0000249997   Roddewig/263   Boschi Rotiroti/137   CCD/323   Bertelli 2011/31
Manoscritto membranaceo, guardie cartacee; sec. XIV, 2° quarto, data stimata; Firenze; cc. V + 237 + III; numerazione moderna in cifre arabiche in inchiostro scuro nel margine superiore esterno da c. 1 a c. 236 (ripetuto n. 61); numerazione antica in cifre arabiche in inchiostro scuro nel margine superiore esterno da c. 1 a c. 32 (non sempre visibile). Originariamente bianca la c. 159v sulla quale successivamente è stato inserito l'argomento della terza cantica. caduta la carta compresa tra le cc. 8 e 9 (Inf., III 108-136, Inf. IV 1-16); caduta una carta dopo c. 73 (Inf., XXXI 37-102) e due dopo c. 155 (Purg., XXXI 78-145, Purg., XXXII 1-68).
Dimensioni: mm 298 x 210 (c. 30r); le dimensioni di alcune carte sono soggette a discrete variazioni. Taglia: 508 (medio-grande). Proporzione: 0.7.
Fascicolazione: 1/8, 2/7, 3-9/8, 10/9+2 (Inf.); 11-19/8, 20/4+2 (Purg.); 21-29/8, 30/4+1 (Par.). Il fascicolo 20, originariamente un senione con due carte aggiunte, ha perso il foglio centrale. Cesura di fascicolo tra le cantiche. Fascicolo prevalente: 4 bifogli (quaternione).
Righe: rr. 31 / ll. 30. Tecnica di rigatura: a secco. Specchio rigato: 30 [190] 78 × 41 [44 (17) 38] 70.
Disposizione del testo: bicolonnare con i versi spezzati e commento a cornice per la prima cantica.
Terzine per carta: 6-10 (testo su due colonne. Da 3 a 5 terzine per colonna).
Richiami: al centro del margine inferiore.
Legatura: Assi in legno. Coperta in pelle.
Tipologia grafica: Mano 1: littera textualis (Commedia, cc. 1r-236v; commento all'Inferno, cc. 1r-81v; Commedia e commento nella parte posteriore delle miniature incollate, cc. 1r e 82r; scriptio inferior delle cc. 156-159, 162); Mano 2: bastarda (postille interlineari, cc. 5v, 6r, 8v, 15v; chiose volgari a Par., I-II, cc. 159v, 160v-164v); Mano 3: bastarda cancelleresca (annotazioni interlineari, cc. 15v, 17r-19r, 27v, 33v-35v, 196r, 220r); Mano 4: littera textualis semplificata (chiose latine a Purg., I-IV, cc. 82r-v, 83v, 84v, 85r-86v, 87v, 88v, 89v).
Storia del manoscritto: Meglio noto come "Dante Poggiali" e famoso per la presenza al suo interno di una serie di chiose che prendono il nome di "Chiose Palatine" (per il testo cfr. Chiose Palatine; per il rapporto con l'Ottimo Commento cfr. Ottimo I, pp. LII-LXIV, CXIII-CXCVIII), il codice è stato verosimilmente esemplato a Firenze durante gli anni '40 (POMARO 1994, pp. 110-11) o '50 (PETROCCHI 1966-67, pp. 80-81) del Trecento. Nel margine superiore di c. 1r si intravede sotto rasura la nota di possesso di Piero del Nero, bibliofilo cinquecentesco, possessore anche dei manoscritti Firenze, BML, Ashb.832, Firenze, BNCF, Naz. II. IV.120 (CORRADO 2005, pp. 161-81) e Firenze, BNCF, Pal. 319. Il manoscritto è entrato a far parte della biblioteca della famiglia Guadagni con segnatura 104 e nel 1800 è stato acquistato da Gaetano Poggiali il quale, nella sua edizione del 1807-1813, ha avuto premura di segnarne le varianti sul testo fissato dalla Crusca nel 1595.
Nomi legati alla storia: Poggiali, Gaetano, possessore. Guadagni, possessore. Pacino di Bonaguida. Del_Nero, Piero, possessore.
Osservazioni:
Scrittura e mani: Mano 1: progetto originario, patina linguistica fiorentina; Mano 2: aggiunta a progetto originario; Mano 3: aggiunta a progetto originario; Mano 4: aggiunta a progetto originario. Per le peculiarità paleografiche e codicologiche, il manoscritto si presenta come un unicum all'interno della tradizione trecentesca. Le colonne, evidentemente troppo strette per contenere l'endecasillabo, spezzano il verso non sempre in coincidenza con l'emistichio. Le carte palinseste e il retro delle miniature incollate testimoniano come il codice sia passato attraverso un elaborato periodo di progettazione e sono riprova del fatto che sia un prodotto di bottega. Infatti, il testo presente sul verso della miniatura incollata di c. 1r (Inf., I 7-14, 22-29) presenta la medesima mise en page con colonne in endecasillabi spezzati e commento a cornice che troviamo nel testo principale; quello sul retro di c. 82r (Purg., I 30-48, 66-83) e il negativo di c. 79v (Inf., XXXIII 83-99, 121-137 ) testimoniano un altro schema di impaginazione, semplicemente a due colonne, così come si vede nella scriptio inferior delle carte palinseste (c. 156r Purg., XXXIII 10-75; c. 156v Purg., XXXIII 76-137; c. 157r Purg., XXXIII 138-145; c. 159r Purg., XXXII 53-160; c. 159v Purg., XXXIII 1-10; c. 162v Par., I 19-54). La mano presente in tutti questi punti è la medesima che provvede alla compilazione del manoscritto (Mano 1). Nella scriptio inferior delle cc. 33-45 non è presente identità con la Mano 1 e non è riportato il testo della Commedia.
Descrizione interna
cc. 1r-81v
Autore: Alighieri, Dante.
Titolo identificato: Commedia. Inferno.
Nomi presenti nel titolo: Alighieri, Dante.
Incipit (testo): Nel meço del chamin di nostra vita (c. 1r).
Explicit (testo): Et quindi uscimmo a riveder le stelle (c. 81v).
 
cc. 1r-81r
Titolo elaborato: Chiose Palatine.
Incipit (proemio): Comedia. A expositione di questo vocabolo (c. 1r).
Incipit (commento): Nel meçço del camin etc. In questo suo principio pone l' auctore tre chose (c. 1r).
Explicit (proemio): di miseria come fa Boetio (c. 1r).
Explicit (commento): in quella da quinci inançi sechondamente si procede che è tra lei et le stelle (c. 81r).
 
cc. 82r-159r
Autore: Alighieri, Dante.
Titolo identificato: Commedia. Purgatorio.
Nomi presenti nel titolo: Alighieri, Dante.
Incipit (testo): Per correr melglior acqua alça le vele (c. 82r).
Explicit (testo): Puro et disposto a sallir ale stelle (c. 159r).
 
cc. 160r-236v
Autore: Alighieri, Dante.
Titolo identificato: Commedia. Paradiso.
Nomi presenti nel titolo: Alighieri, Dante.
Incipit (testo): La gloria di cholui che tutto move (c. 160r).
Explicit (testo): L'amor che move 'l sol et l'altre stelle (c. 236v).
 
Rubriche: volgari (brevi).
Intitolazione
c. 1r
Opera, Inferno
Comincia la Comedia di dante Alaghieri di Fiorençe ne la quale tratta de le pene et de' punimenti de li vitii et de premii de le virtudi. Comedia il canto primo de la prima parte nel quale fa prohemio a tutta l'opera.
c. 82r
Purgatorio
Qui comincia il Purgatorio. Capitolo I.
c. 160r
Paradiso
Qui comincia il Paradiso.
Finit
c. 236v
Paradiso
Explicit liber Paradisi. Deo gratias.
c. 81v
Inferno
Explicit liber primus Inferni Dantis.
Decorazione
Presenza di aggiunte seriori.
Descrizione generale: Iniziali di terzina eseguite a pennello, in rosso e blu, con prevalenza di sole iniziali rosse.Iiniziali di canto della prima cantica dipinte a pennello e foliate. Iniziali di cantica istoriate accompagnate da fregio decorativo per  l'Inferno e animato per il Paradiso (cc. 1r, 160r).
37 miniature tabellari inframmezzate al testo; miniature incollate alle cc. 1r e 82r.
Iniziali ornamentali: ornate foliate, calligrafiche.
Fregio ornamentale: presente.
Attribuzione: Origine: Firenze. Datazione: sec. XIV 2° quarto.
c. 1r
Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Iniziale di cantica (Inferno), N, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 39 riconosce nell'autore di questa iniziale la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, p. 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante allo scrittoio compone il poema.
Macrosoggetto: Dante autore.
Parole chiave: Dante / scrittoio / manoscritto / scrivere / comporre / libro / poeta / temperino.
Rapporto testo-immagine: Inferno I.
Rapporti con la tradizione dantesca: l'iniziale dantesca sembra essere stata ripresa anche nel manoscritto Firenze, BNCF, Palatino 319.
Rapporti extra-danteschi: la composizione mostra forti elementi di vicinanza con l'iniziale che apre la Cronaca di Giovanni Villani illustrata da Pacino (Città del Vaticano, BAV, Chigiano L VIII 296): la figura di Dante allo scrittoio sembra quasi una semplificazione di quella del Villani intento a scrivere l'opera.
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Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; miniatura incollata probabilmente durante un tentativo di restauro integrativo nel sec. XIX (SPAGNESI 2005, pp. 140-41); il verso della miniatura presenta i vv. 7-14 e 22-29 di Inf. I, con relativo commento, della stessa mano del testo principale e con la stessa mise en page. Cornice in rosso sbiadito.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: SPAGNESI 2005, pp. 32-33 lo accosta alla cerchia del Maestro Daddesco, ma lo stato di conservazione, non ottimo, non agevola il giudizio attributivo.
Soggetto: Dante smarrito nella selva / Dante ai piedi del colle davanti alle tre fiere / Dante parla con Virgilio indicandogli la lupa.
Macrosoggetto: Dante nella selva / Tre fiere / Apparizione di Virgilio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / parlare / colloquio tra Dante e Virgilio / paura / smarrimento / selva / colle / Sole / astri / cielo / raggi luminosi / lupa / lonza / Leone / stelle / fiere.
Rapporto testo-immagine: Inferno I 1-21.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
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Pagina incipitaria dell'Inferno
Tipologia: Disegno, margine superiore; eseguito nello spazio riservato all'iniziale di cantica mai realizzata, al di sotto della miniatura incollata..
Tecnica esecutiva: disegno a inchiostro.
Attribuzione: Datazione: Datazione incerta.
Soggetto: Dante smarrito nella selva / Dante ai piedi del colle davanti alle tre fiere / Dante parla con Virgilio.
Macrosoggetto: Dante nella selva / Tre fiere / Apparizione di Virgilio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / parlare / colloquio tra Dante e Virgilio / paura / smarrimento / colle / colle / selva / Sole / astri / cielo / raggi luminosi / stelle / lupa / lonza / Leone.
Rapporto testo-immagine: Inferno I 1-135.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
Note: Riprende la composizione della miniatura incollata sovrastante.
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c. 4r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a); cornice in blu e rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: SPAGNESI 2005, pp. 32-33 lo accosta alla cerchia del Maestro Daddesco. Dovrebbe trattarsi dello stesso miniatore che ha realizzato la miniatura incollata a c. 1r.
Soggetto: Virgilio spiega a Dante il percorso ultraterreno.
Parole chiave: Dante / Virgilio / parlare / colloquio tra Dante e Virgilio / selva.
Rapporto testo-immagine: Inferno II 10-140.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Selva.
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c. 6v
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in blu e rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 32-33 si tratta di un miniatore della cerchia del Maestro daddesco;  PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio incontrano Caronte sulla riva del fiume Acheronte / Virgilio introduce Dante per la porta dell'Inferno tenendolo per mano.
Macrosoggetto: Ingresso nell'inferno.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Caronte / Acheronte / imbarcazione / porta dell'Inferno / fiamme / fiume infernale / mura / architetture / città in fiamme / ingresso / tenersi la mano / traghettatore.
Rapporto testo-immagine: Inferno III 82-129.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Porta dell’Inferno - Ignavi.
Rapporti extra-danteschi: gli episodi sono invertiti rispetto al racconto del poema. Secondo SPAGNESI 2005, p. 34, BATTAGLIA RICCI 1994, p. 45 e BRIEGER/MEISS/SINGLETON 1969, I, p. 86 l'inversione sarebbe il risultato dell'influenza esercitata dai codici miniati dell'Eneide o sarebbe da imputare al riuso di un cartone utilizzato per illustrare il sesto libro dell'opera di Virgilio.
Note: A differenza di come descritto nel testo, Caronte è rappresentato come un demonio. Sullo stipite della porta dell'Inferno è leggibile la scritta: «lasati o(mn)e spera(n)za voi ch'entrati» (Inf., III 9).
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c. 11v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a); cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio davanti a Minosse e tre diavoli che puniscono le anime.
Macrosoggetto: Davanti a Minosse.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Minosse / anime dannate / diavoli / giudizio / giudice infernale / fiamme.
Rapporto testo-immagine: Inferno V 4-24.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II cerchio - Lussuriosi.
Rapporti con la tradizione dantesca:
contrariamente al testo, sono presenti dei demoni che aiutano Minosse, visibili anche nell'illustrazione del codice Paris, BnF, Italien 78, c. 25v.
Rapporti extra-danteschi: SPAGNESI 2005, p. 142 accosta la rappresentazione di Minosse a quella del Lucifero presente nel mosaico del Giudizio finale del Battistero di Firenze (Coppo di Marcovaldo), aggiornato secondo canoni giotteschi, come i piedi da rapace, la peluria e l'anatomia dell'addome (si vedano i diavoli della Caccciata dei diavoli da Arezzo e quelli del Giudizio Universale della Cappella degli Scrovegni di Padova). Effettivamente, l'atteggiamento di Minosse è quasi perfettamente sovrapponibile a quello del Lucifero di Coppo di Marcovaldo e il particolare delle corna, assenti nel dettato dantesco e negli altri demoni presenti nella miniatura, sembra togliere ogni dubbio sul modello utilizzato dall'illustratore..
Note: L'iconografia di Minosse non segue il testo (manca il dettaglio della coda attorcigliata attorno al corpo). Minosse e gli altri demoni sono presentati con le fattezze di Lucifero.
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c. 14r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (b); cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Virgilio, in compagnia di Dante, getta una palla di terra nelle fauci di Cerbero che tormenta le anime dei golosi.
Macrosoggetto: Davanti a Cerbero / Supplizio dei golosi.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Cerbero / anime dannate / fiamme / lanciare / palla di terra / golosi.
Rapporto testo-immagine: Inferno VI 13-33.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III cerchio - Golosi.
Note: L'iconografia di Cerbero segue il testo, fatta eccezione per le lingue di fuoco che gli fuoriescono dalle fauci e dalle orecchie. Contrariamente al testo, non è rappresentata la pioggia fredda e incessante caratteristica del Cerchio.
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c. 16v
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Virgilio rassicura Dante nell'incontro con Pluto, che li aggredisce insieme a un altro diavolo.
Macrosoggetto: Pluto.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Pluto / diavoli / fiamme / paura / confortare / diavolo / dialogo.
Rapporto testo-immagine: Inferno VII 1-15.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IV cerchio - Avari e prodighi.
Note: Pluto ha le ali simili a quelle dei pipistrelli, attributo che Dante riserva per Lucifero. L'inserimento del secondo demone non rispetta il testo.
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c. 18v
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante chiede spiegazioni a Virgilio sulle fiammelle della torre della palude Stigia / Avvicinamento di Flegiàs.
Macrosoggetto: Flegiàs / Davanti alla città di Dite.
Parole chiave: torre / fiamme / Dite / Flegiàs / Dante / Virgilio / palude Stigia / imbarcazione / Dante / traghettatore / dialogo.
Rapporto testo-immagine: Inferno VIII 1-24.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V cerchio - Iracondi e Accidiosi.
Note: L'illustrazione mostra in contemporanea i dubbi di Dante sui segnali luminosi scambiati tra le due torri, l'ira di Flegiàs nei confronti di Dante e il rimprovero di Virgilio al traghettatore.
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c. 21r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio davanti alla città di Dite guardano le tre Furie in cima alla torre.
Macrosoggetto: Davanti alla città di Dite.
Parole chiave: Dante / Virgilio / paura / Furie / Tesifone / Megera / Aletto / serpenti / città di Dite / torre / mura / porta.
Rapporto testo-immagine: Inferno IX 34-54.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Città di Dite - burrato.
Note: Come nel testo, le tre Furie hanno serpentelli per capelli e sono cinte da idre: Tersifone grida al centro, Megera e Aletto si graffiano il petto. Contrariamente al testo, non sono sporche di sangue.
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c. 23v
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio parlano con Farinata degli Uberti e Cavalcante de' Cavalcanti.
Macrosoggetto: Avelli di Dite.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Farinata degli Uberti / Cavalcante de' Cavalcanti / avelli / fiamme / mura / città di Dite / parlare / anime dannate / eretici.
Rapporto testo-immagine: Inferno X 4-120.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VI cerchio - Eretici e Epicurei.
Note: Rispetto al testo, le anime di Farinata degli Uberti e di Cavalcante de' Cavalcanti sono rappresentate in due sepolcri differenti. Le due anime sono identificabili in quanto, seguendo il testo, Farinata è rappresentato dalla cintola in su, mentre Cavalcante si sporge dall'avello fino al mento.
Sullo sfondo sono visibili le mura della città di Dite.
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c. 25v
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Davanti alla tomba di Anastasio II, Dante si tappa il naso e Virgilio spiega la struttura dell'Inferno.
Macrosoggetto: Avelli di Dite / Struttura dell'Inferno.
Parole chiave: Dante / Virgilio / pozza infernale / città di Dite / avelli / fiamme / rocce / disgusto / parlare / spiegare / colloquio tra Dante e Virgilio / Anastasio II / tapparsi il naso / papa.
Rapporto testo-immagine: Inferno XI 1-115.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VI cerchio - Eretici e Epicurei.
Note: Contrariamente a quanto indicato dal testo, la tomba di Anastasio II è rappresentata senza l'iscrizione con il nome del papa.
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c. 28r
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio davanti al Minotauro che si morde una mano dalla rabbia.
Macrosoggetto: Minotauro.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Minotauro / ira / centauro / personaggio mitologico / rocce / rupe / mordersi la mano.
Rapporto testo-immagine: Inferno XII 1-27.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII cerchio - Violenti.
Rapporti con la tradizione dantesca: il gesto di modersi la mano è presente anche in Oxford, BL, Holkam misc. 48, c. 9r in cui il mostro si morde entrambe le mani. La rappresantazione del Minotauro come un centauro si ritrova nel codice inglese e in Paris, BnFArs, 8530, c. 21v .
Note: Il Minotauro viene raffigurato con le fattezze di un centauro.
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c. 30v
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Secondo SPAGNESI 2005, pp. 33-34 si tratta di un "secondo miniatore daddesco"; PASUT 2012, pp. 164, 210 lo accosta ad un artista vicino a Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante, in compagnia di Virgilio, parla con Pier della Vigna.
Macrosoggetto: Selva dei suicidi.
Parole chiave: Dante / Virgilio / sangue / alberi / selva / arbusti / Arpie / spezzare / cespugli / rami.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIII 1-39.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II girone - Violenti contro se stessi.
Note: Come nel testo, dal ramo spezzato da Dante fuoriesce del sangue. 
Le Arpie, poste sugli alberi della selva, sono rappresentate con volto umano, grandi ali, zampe artigliate e piumaggio accentuato, secondo il dettato dantesco. L'illustratore dona loro un colore bianco-grigiastro che non si ritrova nel testo.
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c. 33r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio osservano le pene dei violenti contro Dio e l'alterigia di Capaneo.
Macrosoggetto: Arrivo al sabbione infuocato.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / sabbione infuocato / pioggia infuocata / fiamme / Capaneo / selva / pianura deserta / violenti / bestemmiatori / usurai / sodomiti.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIV 1-72.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Note: Seguendo il testo, nell'illustrazione è rappresentata la pioggia infuocata e Capaneo è l'unico dannato a non preoccuparsene.
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c. 35v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante riconosce Brunetto Latini.
Macrosoggetto: Sodomiti.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Brunetto Latini / anime dannate / sabbione infuocato / fiamme / fumo / sodomiti / chierico / pianura deserta / tenersi la mano.
Rapporto testo-immagine: Inferno XV 1-120.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Rapporti con la tradizione dantesca: Dante afferra la mano di Brunetto Latini anche nel codice New York, ML, M 676, c. 25r.
Note: Contrariamente al testo, Dante e Brunetto Latini si tengono per mano e non è rappresentata la pioggia infuocata. Sulla destra si allontanano due sodomiti, uno dei quali è chierico.
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c. 37v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio parlano con i tre sodomiti fiorentini.
Macrosoggetto: Sodomiti.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / Flegetonte / fumo / sabbione infuocato / sodomiti / pianura deserta / Guido Guerra / Tegghiaio Aldobrandi / parlare / Iacopo Rusticucci.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVI 1-87.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Note: I tre sodomiti fiorentini sono Iacopo Rusticucci, Guido Guerra e Theggiaio Aldobrandi. Contrariamente al testo, non è rappresentata la pioggia infuocata e i sodomiti non torcono il collo.
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c. 40r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio incontrano Gerione sull'orlo del burrato.
Macrosoggetto: Gerione.
Parole chiave: Dante / Virgilio / tenersi la mano / Gerione / Flegetonte / paura / burrato / fiume.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVII 1-30.
Glossa: […] e qui si truova il demonio Gerione sopra il quale passaro il fiume […]
[…] discrivela con umana faccia a dimostrare che 'l principio de lo 'nganno è di giusta e benigna apparenza et scrive lo imbusto del serpente di molti cholori machiato a significhare il variato e 'l velenoso volere che in lei si chontiene e la sua choda aguçça dimostra che il suo fine pugne altrui offendendo, la quale choda in due agute punte si divide sì chome il suo fine in due modi offende […].
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III girone - Violenti contro Dio, Natura, Arte.
Note: La rappresentazione di Gerione sembra seguire le chiose e non il testo dantesco. La chiosa introduttiva, infatti, suggerisce che Dante e Virgilio "passaro il fiume" in groppa a Gerione il quale, infatti, è rappresentato come una sirena o comunque un animale marino al di sotto del quale è presente il Flegetonte .
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c. 42v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Un diavolo tormenta Venedico Caccianemico per essersi fermato a parlare con Dante.
Macrosoggetto: Ruffiani e seduttori.
Parole chiave: ruffiani / seduttori / Dante / Virgilio / anime dannate / Venedico Caccianemico / diavoli / rocce / frustare / frusta / sangue / ferite / dolore.
Rapporto testo-immagine: Inferno XVIII 22-66.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I bolgia - Ruffiani e seduttori.
Rapporti extra-danteschi: la fisionomia del diavoli tormentatori ricorda quella dei diavoli (di chiara impostazione giottesca) del Laudario della Compagnia di Sant'Agnese di Pacino (London, BL, Additional 35254B, Apparizione di Michele).
Note: La scena è completata, sulla destra, da un secondo diavolo che tormenta un'altra anima con le mani giunte all'altezza del petto.
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c. 44v
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante, in compagnia di Virgilio, parla con Niccolò III.
Macrosoggetto: Simoniaci.
Parole chiave: Dante / Virgilio / simoniaci / anime dannate / fiamme / rupe / rocce / fori / papa / Niccolò III.
Rapporto testo-immagine: Inferno XIX 13-117.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: III bolgia - Simoniaci.
Rapporti extra-danteschi: la caratteristica posa di Dante (cfr. anche Altona, BC, N. 2 Aa. 5./7, c. 25r; Chantilly, BdC, 597, c. 132v) sembra ricordare quella di Cristo nell'Esortazione degli Apostoli dell'Albero della vita di Pacino (Galleria dell’Accademia, Firenze).
Note: L'illustrazione sembra mettere insieme due momenti: la vista della Bolgia dall'alto della rupe e il chinarsi di Dante per parlare con l'anima di Niccolo III sul fondo della Bolgia. La posizione particolare di Dante segue perfettamente il testo (Io stava come ’l frate che confessa / lo perfido assessin, che, poi ch’è fitto, / richiama lui, per che la morte cessa»; Inf., XIX 49-51), in cui si fa riferimento a una particolare condanna a morte in uso nel Medioevo, molto simile alla pena dei simoniaci e alla posizione che tenevano i confessori per ascoltare le ultime parole dei condannati.
Contrariamente al testo, i dannati non hanno le piante dei piedi infuocate.
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c. 47r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Virgilio mostra a Dante gli indovini Anfiarao, Tiresia e Arunte.
Macrosoggetto: Indovini.
Parole chiave: Dante / Virgilio / indovini / anime dannate / fiamme / rupe / pietà.
Rapporto testo-immagine: Inferno XX 1-51.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IV bolgia - Maghi e Indovini.
Note: L'angoscia di Dante per questa pena è resa col suo nascondersi e aggrapparsi alle spalle di Virgilio. Seguendo il testo, i tre indovino sono raoppresentati con il collo torto.
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c. 49r
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio guardano un diavolo che getta un barattiere nella pece.
Macrosoggetto: Incontro con i Malebranche.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / pece / rocce / barattieri / diavoli / Malebranche / uncino / rampino / lucchese / dolore / supplizio.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXI 22-42.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Rapporti con la tradizione dantesca: La fisionomia dei Malebranche ricorda quella dei diavoli (di chiara impostazione giottesca) del Laudario della Compagnia di Sant'Agnese di Pacino (London, BL, Additional 35254B, Apparizione di Michele).
Note: Seguendo il testo, il diavolo con le ali spalancate tiene sulla spalla l'anima di un dannato afferrandogli le caviglie per gettarlo nella pece. Sul braccio del dannato è presente la didascalia "lucensis", a indicare che è originario di Lucca («ecco un de li anzian di Santa Zita!», Inf. XXI 38). Dalla parte opposta del lago di pece, un altro diavolo tiene tra le mani un rampino.
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c. 51v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio guardano i Malebranche che, con corni e trombe, producono suoni sconci.
Macrosoggetto: Incontro con i Malebranche.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Malebranche / trombe / diavoli / fiamme / suoni.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXII 1-12.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Rapporti con la tradizione dantesca: La fisionomia dei Malebranche ricorda quella dei diavoli (di chiara impostazione giottesca) del Laudario della Compagnia di Sant'Agnese di Pacino (London, BL, Additional 35254B, Apparizione di Michele).
Note: Solitamente, le miniature sono poste all'inizio di un canto per riassumerne il contenuto. In questo caso è evidente il riferimento al verso finale del canto XXI «ed elli avea del cul fatto trombetta», ma la scena rappresentata, in base alla logica del progetto decorativo, potrebbe riferirsi anche all'inizio del canto XXII. Sono rappresentati sette diavoli e non dieci come vorrebbe il testo.
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c. 54r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); la miniatura non è rettangolare, ma soggetta alla misura dei versi. Cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio si tengono per mano mentre asistono alla zuffa tra Calcabrina e Alichino nella pece.
Macrosoggetto: Incontro con i Malebranche.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Malebranche / zuffa / litigio / diavoli / pece / fiamme.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIII 4-6.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: V bolgia - Barattieri.
Rapporti con la tradizione dantesca: La fisionomia dei Malebranche ricorda quella dei diavoli (di chiara impostazione giottesca) del Laudario della Compagnia di Sant'Agnese di Pacino (London, BL, Additional 35254B, Apparizione di Michele).
Note: Solitamente, le miniature sono poste all'inizio di un canto per riassumerne il contenuto. In questo caso è evidente il riferimento a Inf. XXII 133-141, ma la scena rappresentata, in base alla logica del progetto decorativo, potrebbe riferirsi anche all'inizio del canto XXIII, ossia al momento in cui Dante ripensa alla rissa, come suggerito anche dall'annotazione posta di fianco alla vignetta: «volto era su la favola [...]».
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c. 56v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio si arrampicano lungo l'argine della sesta bolgia per giungere alla settima.
Macrosoggetto: Scalata della bolgia.
Parole chiave: Dante / Virgilio / scalata / rocce / argine / bolgia.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIV 22-42.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VI bolgia - Ipocriti.
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c. 59r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio guardano Vanni Fucci che mostra le "fiche" a Dio mentre Caco si avvicina.
Macrosoggetto: Metamorfosi dei ladri.
Parole chiave: Dante / Virgilio / ladri / serpenti / Vanni Fucci / Caco / centauro / drago / metamorfosi / mostrare le fiche / bestemmia / fiamme / anime dannate / roccia / rupe.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXV 1-33.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VII bolgia - Ladri.
Note: La raffigurazione di Vanni Fucci è accompagnata dalla didascalia: "Vanni Fucci da Pistoia | latro". Il centauro Caco è rappresentato come un uomo su un cavallo ricoperto di serpi e con un drago sulle spalle. Le sembianze di Caco sembrerebbero essere collegate alla spiegazione demitizzante presente nella chiosa sui Centauri di Inf. XII [56] («Centauri etc. Questi furono li primi huomi che domarono chavalli in però che furono C et però sono detti centauri et cioè C armati […] », c. 29r) a cui rimanda la chiosa su Caco.
Nel margine inferiore si intravedono le teste di due ladri e sullo sfondo alcune anime trasformate .
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c. 61v
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio osservano le anime dei consiglieri fraudolenti avvolte dalle fiamme.
Macrosoggetto: Consiglieri fraudolenti.
Parole chiave: Dante / Virgilio / consiglieri fraudolenti / fiamme biforcute / fiamme / rupe / Ulisse / Diomede / anime dannate.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVI 25-48.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VIII bolgia - Consiglieri fraudolenti.
Note: Contrariamente al testo, tutte le fiamme sono biforcute, non solo quella che avvolge Ulisse e Diomede.
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c. 64v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio parlano con Guido da Montefeltro.
Macrosoggetto: Consiglieri fraudolenti.
Parole chiave: Dante / Virgilio / consiglieri fraudolenti / Guido da Montefeltro / anime dannate / fiamme / parlare.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVII 16-129.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: VIII bolgia - Consiglieri fraudolenti.
Note: Nell'illustrazione sono presentate tre grandi fiamme all'interno delle quali si intravedono i volti delle anime, uno per ogni fiamma.
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c. 66r
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio osservano un diavolo che mutila i seminatori di discordia.
Macrosoggetto: Seminatori di discordia.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / spada / diavolo / sangue / rupe / Maometto / Mosca dei Lamberti / amputazione / tagliare / viscere / seminatori di discordia / ferite / piaghe.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXVIII 1-42.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IX bolgia - Seminatori di discordia.
Rapporti con la tradizione dantesca: La fisionomia del diavolo ricorda quella dei diavoli (di chiara impostazione giottesca) del Laudario della Compagnia di Sant'Agnese di Pacino (London, BL, Additional 35254B, Apparizione di Michele).
Note: Dei personaggi citati nel testo, sono riconoscibili Maometto, che si apre il petto mostrando le viscere e Mosca dei Lamberti, rappresentato con le mani mozzate.
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c. 68v
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio osservano il tormento dei falsari e Griffolino e Capocchio che si grattano a vicenda.
Macrosoggetto: Falsari.
Parole chiave: Dante / Virgilio / falsari / Griffolino d'Arezzo / Capocchio / alchimisti / anime dannate / ferite / sangue / piaghe / grattarsi / fiamme.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXIX 40-139.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: X bolgia - Falsari.
Rapporti con la tradizione dantesca: Secondo SPAGNESI 2005, p. 143 l'atteggiamento di Capocchio e Griffolino che nel grattarsi a vicenda si abbracciano, ricorderebbe l'iconografia biblica dell'incontro tra Anna e Gioacchino. A tal proposito, si veda il relativo affresco di Giotto (Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta d'Oro) della Cappella degli Scrovegni di Padova.
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c. 70v
Tipologia: Incorniciata, margine inferiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio guardano Gianni Schicchi che morde il collo di Capocchio e Mirra in fuga.
Macrosoggetto: Falsari.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / morso / Capocchio / Gianni Schicchi / falsari / Mirra / alchimisti / fiamme / furore / caplestare / scabbia / dolore.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXX 22-45.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: X bolgia - Falsari.
Rapporti con la tradizione dantesca: La figura di Capocchio potrebbe essere accostata a quella del Jesse dormiente di c. 437r  della Bibbia Trivulziana (Milano, BT, 2139).
Note: L'anima di Mirra è rappresentata con le braccia levate, in una corsa sfrenata, mentre calpesta un'altra anima.
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c. 73r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b).
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio osservano due giganti posti nel pozzo.
Macrosoggetto: Giganti.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Giganti / corno / Nembrot / pomo / pozzi.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXI 34-81.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Pozzo dei giganti.
Note: Nembrot, rappresentato mentre suona il corno, contrariamente al testo tiene in mano un pomo rosso, simbolo della regalità. Il secondo gigante è privo di qualsiasi attributo che possa permetterne un'identificazione. I due giganti sono rappresentati ognuno in un pozzo.
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c. 74v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (a-b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio guardano i traditori immersi nel Cocito.
Macrosoggetto: Anime immerse nel Cocito.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / traditori / Napoleone degli Alberti / Alessandro degli Alberti / lago / lago ghiacciato / Caina / Antenora / Cocito.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXII 40-60.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: IX cerchio - Traditori.
Note: Tra le varie anime immerse nel lago ghiacciato sono riconoscibili solamente i Conti di Mangona, Alessandro e Napoleone degli Alberti, le cui teste sono così vicine che i capelli dell'uno e dell'altro risultano mescolati.
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c. 77r
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Dante e Virgilio parlano con il conte Ugolino che rode il capo dell'arcivescovo Ruggieri.
Macrosoggetto: Ugolino e Ruggieri.
Parole chiave: Dante / Virgilio / anime dannate / Antenora / traditori / lago ghiacciato / roccia / buca / Ugolino della Gherardesca / Ruggieri degli Ubaldini / parlare / mitra / sangue.
Rapporto testo-immagine: Inferno XXXIII 1-78.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: II zona (Antenora) - Traditori della patria.
Note: Contrariamente al testo, le anime di Ugolino e Ruggieri non sono immerse nel Cocito, ma fuoriescono da una buca nella roccia. Nel lago sono, invece, visibili le teste di altri due dannati. L'arcivescovo Ruggieri è rappresentato con in testa una mitra.
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c. 82r
Pagina incipitaria del Purgatorio
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; miniatura incollata durante un tentativo di restauro integrativo probabilmente nel sec. XIX; il verso della miniatura presenta i versi 30-48 e 66-83 di Purg. I della stessa mano del testo principale e con la stessa mise en page. Cornice in rosso e blu.
Tecnica esecutiva: disegno acquerellato a tempera.
Attribuzione: PASUT 2012, pp. 164-165 attribuisce la miniatura al Maestro dello Strozzi 146 (Firenze, BML, Strozzi 146).
Soggetto: Dante e Virgilio escono dall'Inferno e guardano il cielo / Virgilio fa inginocchiare Dante davanti a Catone.
Macrosoggetto: Uscita dall'inferno / Apparizione di Catone.
Parole chiave: Dante / Virgilio / Catone / cielo / stelle / pianeti / rocce / pertugio infernale / buca.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio I 13-111.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Spiaggia purgatoriale.
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c. 101r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (b); cornice in due tonalità di rosa.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: SPAGNESI 2005, pp. 38-39 associa questa miniatura alla mano di un "Terzo miniatore daddesco"; secondo PASUT 2012, p. 210 si tratta di un anonimo artista fiorentino.
Soggetto: Virgilio parla con Sordello mentre Dante parla con l'Angelo guardiano davanti alla porta del Purgatorio.
Macrosoggetto: Ingresso nel purgatorio.
Parole chiave: Dante / Virgilio / porta del purgatorio / spada / angelo / Angelo guardiano / Sordello / ali / gradini.
Rapporto testo-immagine: Purgatorio IX 70-93.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Porta del Purgatorio.
Note: Contrariamente al testo, Sordello è con Dante e Virgilio davanti all'ingresso del Purgatorio. I colori dei tre gradini attraverso i quali si giunge alla porta del Purgatorio sono quelli indicati nell testo: uno bianco, uno scuro e uno rosso.
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c. 160r
Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Iniziale di cantica (Paradiso), L, ornata istoriata.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 39 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'iniziale è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Arcangelo Gabriele benedicente.
Macrosoggetto: Arcangelo.
Parole chiave: Arcangelo / Gabriele / ali / benedizione / bacchetta degli ostiari / baculus viatorius / aureola.
Rapporto testo-immagine: Paradiso.
Rapporti con la tradizione dantesca: L'arcangelo Gabriele ho lo stesso abbigliamento e lo stesso baculus trilobato del Gabrile della Vita Christi decorata da Pacino (NY, ML, M.643, c. 2r).
Note: L'arcangelo Gabriele, in quanto angelo messaggero, è rappresentato con in mano il baculus viatorius, il bastone che qualificava i messaggeri imperiali, che rimanda alla bacchetta degli ostiari che nell'antichità custodivano i luoghi sacri. La scelta di porre l'arcangelo ad apertura del Paradiso si configura come un unicum nella tradizione della Commedia.
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Pagina incipitaria del Paradiso
Tipologia: Incorniciata, margine superiore; cornice in diverse tonalità di blu e in giallo.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Beatrice alata e Dante, tenendosi per mano, ascendono verso Dio benedicente circondato da serafini.
Macrosoggetto: Ascesa dall'Eden al paradiso.
Parole chiave: Dante / Beatrice / ascensione / cielo / pianeti / stelle / Dio / serafini / ali / aureola poligonale / aureola / Luna / tenersi la mano / anime beate / angeli.
Rapporto testo-immagine: Paradiso I 82-141.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: Eden.
Rapporti con la tradizione dantesca: Le figure di Dante e Beatrice sembrano molto vicine a quelle di Enea e della Sibilla della Cronaca di Giovanni Villani illustrata da Pacino (Città del Vaticano, BAV, Chiagiano L VIII 296, c. 21v).
Note: Sulla superficie lunare è possibile intravedere un volto umano, così come a c. 162v. Fedelmente al testo, sono rappresentati tutti i cieli danteschi.
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c. 162v
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera, con presenza di oro.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Beatrice alata spiega a Dante l'origine delle macchie lunari mentre ascendono al Cielo della Luna.
Macrosoggetto: Spiegazione delle macchie lunari.
Parole chiave: Dante / Beatrice / spiegare / Luna / stelle / cielo / raggi luminosi / ali / aureola poligonale.
Rapporto testo-immagine: Paradiso II 19-148.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cielo (Luna) - Spiriti inadempienti.
Note: Sulla superficie lunare è possibile intravedere un volto umano, così come a c. 160r. L'abbigliamento di Dante e di Beatrice si discosta da quello con cui sono stati presentati a c. 160r.
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c. 165r
Tipologia: Incorniciata, nella colonna di testo (b); cornice in rosso.
Tecnica esecutiva: tempera.
Attribuzione: Pacino di Bonaguida (attribuito). SPAGNESI 2005, p. 36 riconosce nell'autore di questa miniatura la mano del "Maestro pacinesco della Bibbia Trivulziana"; secondo PASUT 2012, pp. 161, 210 l'illustrazione è stata eseguita da Pacino di Buonaguida.
Soggetto: Beatrice alata e Dante parlano con Piccarda; di fianco a lei l'imperatrice Costanza.
Macrosoggetto: Spiriti difettivi.
Parole chiave: Beatrice / Dante / ali / Piccarda Donati / Costanza d'Altavilla / aureola poligonale / anime beate / spiriti difettivi.
Rapporto testo-immagine: Paradiso III 34-120.
Livello del testo: storie prime.
Contesto interno: I cielo (Luna) - Spiriti inadempienti.
Note: L'abbigliamento di Dante e di Beatrice si discosta da quello con cui sono stati presentati a c. 160r.
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Bibliografia
Bibliografia manoscritto: Batines 1845-46, to. II, pp. 88 nr. 163; Mostra 1965, p. 81 nr. 109; Petrocchi 1966-67, vol. I, pp. 80-81, 396-97, 523; Brieger/Meiss/Singleton 1969, I, pp. 245-46; Roddewig 1984, pp. 111-12 nr. 263; Pomaro 1994, pp. 110-11; Spagnesi 1996-97, pp. 131-40; Spagnesi 2000, pp. 139-50; Boschi Rotiroti 2004, p. 126 nr. 137; Chiose Palatine, pp. 62-65; Corrado 2005, pp. 161-81; Bertelli 2011, pp. 375-77 nr. 31; Censimento I, pp. 730-31 nr. 323 (anche per altri rinvii bibliografici); Ottimo I, pp. LII-LXIV, CXIII-CXCVIII.
Autore/i della scheda (sezione MOL): Fara Autiero
Autore/i della scheda (sezione IDP): Fara Autiero, Francesca Rosa Pasut